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Nuovi valori? L’arte affascina il mondo. Un miliardo di dollari per 10 capolavori

Roy Lichtenstein (1923-1997) Nurse Christie’s 9 novembre 2015 New York 95,365,000 U.S. dollars Roy Lichtenstein (1923-1997) Nurse Christie’s 9 novembre 2015 New York 95,365,000 U.S. dollars
Roy Lichtenstein (1923-1997) Nurse Christie’s 9 novembre 2015 New York 95,365,000 U.S. dollars
Roy Lichtenstein (1923-1997) Nurse Christie’s 9 novembre 2015 New York 95,365,000 U.S. dollars

L’unica cosa certa è che la crisi non sembra colpire il mondo dell’arte. Al contrario del petrolio, i prezzi salgono e gli affari pure, come testimoniano le cifre e i dati raccolti da ArtsLife, secondo i quali sette ricchi su dieci nel mondo, a tutte le latitudini, mostrano interesse soprattutto per questo tipo d’investimento. E’ una crescita che riserva parecchie conferme e qualche sorpresa, con un monte spesa per quel che riguarda i primi dieci quadri più venduti nel 2015 che è salito fino a sfiorare il miliardo di dollari, a 996,2 milioni, ben sopra i 759 dell’anno precedente.

Forse, come quasi sempre capita quando le cose vanno male, si allarga la forbice fra la classe media e la maggioranza della gente colpita dalla crisi e i ceti più abbienti. Dall’altro lato, la classifica che ci regala l’anno che sta per chiudersi rivoluziona pure per la prima volta le vecchie gerarchie consolidate. Se non stupisce più di tanto che Pablo Picasso guidi questa graduatoria, fa un certo effetto che Modigliani e Giacometti lo seguano dappresso inserendosi di forza pure ai vertici dei quadri più venduti al mondo da sempre, visto che fino a ieri l’artista italiano e quello svizzero non comparivano nemmeno fra i primi trenta.

Amedeo Modigliani. Nu couché - ArtsLife
Amedeo Modigliani (1884-1920) Nu couché Christie’s 9 novembre 2015 New York 170,405,000 U.S. dollars

Il 2015, come ci informa Artslife, «è l’anno di Pablo Picasso». Il pittore spagnolo ha tre opere nella top ten, e si piazza in testa con Les femmes d’Alger, battuto a maggio da Christie’s a New York per 179 milioni e 365mila dollari. Al secondo posto c’è Nu couché di Modigliani, a poca distanza, con 170,4 milioni, e poi Alberto Giacometti (141,3) con L’homme au doigt, seguito da Roy Lichtenstein con il famosissimo Nurse (95,3). Al quinto, un paesaggio di Vincent Van Gogh, battuto da Sotheby’s a 66,3. Ma il fatto è che questi capolavori finiscono per spezzare anche la classifica dei quadri più venduti da sempre al mondo, che fino a quest’anno era abbastanza consolidata con l’irraggiungibile «I giocatori di carte» di Paul Cezanne nettamente in testa, per essere stato acquistato nel 2011 dai reali del Qatar per una cifra che dovrebbe aggirarsi sui 254 milioni di dollari.

Ma da adesso al secondo e terzo posto ci sono proprio Les femmes d’Alger di Pablo Picasso, seguito da Modigliani che precede il No. 5 di Jackson Pollock venduto nel 2006 per 159, 4 milioni di dollari, con Giacometti che si infila tra il ritratto del dottor Gauchet di Vincent Van Gogh, acquistato nel 1990 per 146,5 milioni, scivolato dal quinto al settimo posto, e il Bal du Moulin de la Galette di Pier Auguste Renoir, valutato sempre nel 1990 138,7 milioni, e retrocesso in nona posizione. Anche per questi motivi, il 2015 sembra essere ai nostri occhi un anno molto importante per il mondo dell’arte, quasi a segnare una tendenza particolare.

Pablo Picasso Les femmes d'Alger - aRTSlIFE
Pablo Picasso (1881-1973) Les femmes d’Alger (Version ‘O’) Christie’s 11 maggio 2015 New York 179,365,000 U.S. dollars

Certo, niente a che vedere con quello che resta un anno decisivo in questo senso nella storia del mercato artistico, cioé il 1987, quando il dipinto di Vincent Van Gogh «Vaso con 12 girasoli» arriva addirittura a triplicare il record di prezzo pagato per un quadro. Ma la novità più importante di questo cambiamento fu che il primato venne conquistato da un’opera di pittura moderna, mentre in precedenza solo dipinti antichi erano arrivati a toccare queste vette. Oggi, questa tendenza è diventata definitiva. Ma allora non era così. In quegli anni, le vendite di capolavori così costosi venivano fatte alle aste anche se non mancavano casi di alcune cessioni effettuate fra privati, com’era avvenuto proprio per i tre quadri di maggior valore. In ogni caso si trattava sempre di opere moderne.

Pablo Picasso. Buste de femme - ArtsLife
Pablo Picasso (1881-1973) Buste de femme (Femme à la résille) Christie’s 11 maggio 2015 New York 67,365,000 U.S. dollars

Quelle dei maestri di epoca antica, anteriore al 1800, sono generalmente di proprietà dei musei che non li mettono in vendita e che raggiungono stime praticamente inestimabili. Se quei capolavori sono in molti casi al di sopra di qualsiasi cifra, possiamo però dire – tanto per far capire meglio questa realtà – che “La Gioconda” di Leonardo da Vinci detiene il record di premio assicurativo più alto mai richiesto per un quadro.

Nel 1962, quando l’opera doveva partire per un tour negli Stati Uniti, vennero richiesti cento milioni di dollari per assicurarlo, che al costo attualizzato con l’inflazione, nel 2006, quindi prima della grande crisi, raggiungerebbero la somma di 670 milioni di dollari, quasi tre volte quindi il quadro mai più pagato al mondo. Il museo del Louvre, detto per inciso, preferì investire quella somma in misure di sicurezza.

Leonardo da Vinci, Gioconda
Leonardo da Vinci, Gioconda. 1503-1506

Eppure, la tendenza nata in quell’anno, nel 1987, ha finito per relegare molto indietro nelle classifiche dei quadri più venduti i capolavori del passato. Tanto per capirci, prima di quella fatidica stagione, l’unico quadro antico che appariva nell’elenco delle trenta opere d’arte più care del mondo era il Diana e Atteone di Tiziano, in ventitreesima posizione, ceduto dal Duca di Sutherland alla National Gallery of Scotland nel 2009 per 70,6 milioni di dollari. Oggi possiamo dire che questo indirizzo è ormai consolidato. Non crediamo proprio che cambierà il prossimo anno. L’unica cosa è capire se crescerà ancora il valore dei primi dieci quadri più venduti. L’economia può scendere finché vuole, ma c’è sempre qualcuno che ci guadagna lo stesso.

Tiziano, Diana e Atteone, 1556-1559
Tiziano, Diana e Atteone, 1556-1559

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