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L’Apple store sfratta il cinema Apollo a Milano

Partito il triste countdown di un anno. L’Apple store sfratta il cinema Apollo in piazza Liberty a Milano, a due passi dal Duomo. Persa la gara con Prada per gli spazi in Galleria nel 2011, ora sembra che l’azienda di Steve Jobs realizzerà il suo parallelepipedo di cristallo come quello sulla Quinta Strada a New York al posto del cinema nella Galleria De Cristoforis.

apollo

Il progetto dell’Apple Store ha avuto il benestare della Soprintendenza alle Belle Arti a condizione che sia conservato un grande schermo della sala.

L'apple store a New York
L’Apple store a New York

 

La dichiarazione di Lionello Cerri – amministratore delegato di Anteo spa – socio al 50 per cento nella gestione del cinema Apollo  – alla notizia relativa alla vicenda “Cinema Apollo – Apple Store”

“Abbiamo voluto e creato il cinema Apollo nel 2005, credendo fortemente in questo investimento, che non è stato solo economico: perché riversiamo ogni nostra energia, ogni giorno, per far crescere il cinema a Milano. Dobbiamo dunque subire una decisione – legittima, ma nostro malgrado – della proprietà dell’immobile, nel merito della quale però non possiamo entrare, essendo noi semplici gestori del cinema al 50 per cento

Non so quali siano le trattative di Immobiliare Cinematografica, proprietaria dei muri, se si concluderanno positivamente o se si siano già concluse. Come affittuari, abbiamo appreso questa ipotesi. Riteniamo, ovviamente dal nostro punto di vista, che sia una grave perdita anche per la città. Il cinema Apollo – come dimostrano anche le centinaia di segnalazioni che in un paio di ore ci sono arrivate e che sempre più numerose ci stanno arrivando – è un’impresa sana del tessuto economico milanese, e un punto di riferimento importante per gli spettatori.

Personalmente – nel rispetto delle regole di mercato e nel rispetto della legittime scelte altrui – avrei preferito una scelta diversa: chiudere un presidio culturale di successo non è certo un passaggio indolore. E per noi questa ipotesi è dolorosissima, e in assoluta controtendenza con la nostra missione, che è quella di crescere assieme al nostro pubblico. Dall’Anteo all’Apollo, alla recente ristrutturazione del cinema Ariosto fino alle altre sale che gestiamo in Lombardia, per noi fare questo mestiere significa da oltre 30 anni promuovere la cultura del cinema”.

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