Si faceva chiamare Salvo ma il suo vero nome era Salvatore Mangione. Era nato a Leonforte nel 1947 ma viveva a Torino, dove è deceduto nel suo isolamento. Dalla Sicilia si era trasferito giovane a Torino, con la famiglia. Aveva vissuto il ’68 a Parigi, e, Come scrive Marco Vallora su “La Stampa”, Salvo “è sempre stato un «fiancheggiatore» ribelle dell’Arte Povera, con forse più legami con il concettualismo internazionale. Kossuth e Robert Barry, ed una salda amicizia con Sol Lewitt, che era un suo collezionista.” Aveva anticipato tutti nel 1973 -in pien Arte Povera e Concettualismo- con un visionario e illuminato ritorno alla pittura, addirittura espletata in senso citazionistico con i suoi celebri “d’apres”. I suoi paesaggi sognanti sospesi nel lirismo di una tavolozza cromatica e poeticissima resteranno per sempre nei nostri cuori. La direzione e la redazione di ArtsLife ti manda un bacio, ciao Salvo.

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