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Il Jazz per l’Aquila il 6 settembre. Le voci dei protagonisti

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A l’Aquila domenica 6 settembre il più grande concerto jazz mai realizzato. Il jazz italiano per la ricostruzione dell’Aquila

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Il Jazz per l’Aquila ovvero la più straordinaria mobilitazione musicale mai realizzata, che vedrà insieme oltre 500 artisti impegnati domenica 6 settembre dal mattino alle 12.00 fino a tarda notte in 20 punti della città. jazz-per-l'aquila-6-settembre

Con fatica, grande dignità e grande speranza l’Aquila accoglie i jazzisti italiani nel suo centro storico, ancora ampiamente ferito dagli esiti del terribile terremoto dell’aprile 2009. Una ricostruzione tante volte promessa che però ancora tarda ad essere realizzata. Come ha voluto sottolineare il sindaco Cialente:

“Ovunque, il cuore della città, batterà al ritmo del jazz e sarà indimenticabile. Un’iniezione di benessere, e calore. Questo fermento, la voglia di fare, di andare avanti con i denti stretti, questa esigenza di respirare un’aria normale, ecco tutto questo per noi è il sintomo della forza e del coraggio con i quali stiamo affrontando la ricostruzione delle nostre case e della nostra identità. La maratona del jazz, sarà una prova molto stimolante per la Città dell’Aquila che, ne sono certo, accoglierà gli artisti ed i visitatori, mostrando a tutti, col sorriso, di sapersi ancora emozionare.”

Più di 500, come detto,  gli artisti che saranno presenti, che però non sono tutti i jazzisti italiani e neanche solo il gruppo dei migliori, ma solo una rappresentanza dei tantissimi musicisti (si stima almeno 2500 artisti) che in tutto il Paese si riconoscono in quell’anima nera da cui è nato il jazz. Ci saranno tutti quelli che hanno potuto entrare negli spazi e negli orari di una programmazione che coprirà un’intera giornata musicale. E moltissimi altri seguiranno da lontano, grazie anche alla diretta RAI, e comunque con la loro partecipazione ideale, non potendoci essere fisicamente per questioni logistiche o per impegni lavorativi.

Davvero è un evento storico quello del 6 settembre all’Aquila? E cosa si muove nel mondo del jazz italiano? Quali sono le speranze e i progetti dei jazzisti italiani?

il-jazz-per-l'-aquila“Sarà un concerto storico perchè il jazz italiano, per la prima volta confluisce a l’Aquila e realizza qualcosa come più di 100 performances con 500 artisti coinvolti, big band, solisti, gruppi d’avanguardia, insomma è un’enorme rassegna del jazz italiano che non è mai stata fatta prima e non è mai stato realizzato un evento nel genere neanche nel rock! ” sottolinea Carlo Massarini che a l’Aquila avrà il ruolo di presentatore del gran concerto finale che si terrà in Piazza Duomo alle ore 20.00

“Sarà una giornata veramente spettacolare perchè in tantissimi punti dell’Aquila, per tutto il giorno ci sarà musica. Tantissimi luoghi di una città ancora ferita verso la quale la musica, almeno per un giorno viene in soccorso innescando un’operazione salvifica. Mi sembra una grandissima occasione in cui l’arte contemporanea, cioè in questo caso la musica, si unisce alla solidarietà e alla condivisione. Ed è anche un’occasione speciale per visitare e vedere coi propri occhi una città che lentamente tenta di ricostruirsi”.

Costata 100mila euro di spese vive, messi a disposizione 60mila dal MIBAC, 30mila dalla SIAE e 10mila da Puglia Sound, con il sostegno ulteriore di molti altri sponsor e il supporto tecnico-logistico del Comune dell’Aquila, la grande maratona dell’Aquila, nelle intenzioni degli ideatori e organizzatori, il ministro Franceschini, Paolo Fresu, Gianni Pini Presidente Associazione I-Jazz, Ada MontellanicoPresidente MIDJ – Musicisti Italiani di Jazz e Luciano Linzidirettore Casa del Jazz di Roma, vuole riportare l’attenzione sulla ricostruzione della città dell’Aquila attraverso un momento di espressione culturale. E che da questo evento così straordinario possano nascere tanti buoni frutti, è la speranza di tutti coloro che hanno dato la loro disponibilità alla realizzazione.

“Queste iniziative non hanno mai risultati diretti, –prosegue Massarini– ma hanno un grande ruolo comunicativo riportando in primo piano a milioni di persone l’attenzione nei confronti di questa città. E’ un segnale molto forte perchè la dimenticanza è peggio. Trovo che sia una bella iniziativa del ministro Franceschini realizzata con un alto livello culturale come è quello del jazz, che ha risposto con una presenza enorme. Non sono un esperto di jazz ma mi sembra che il panorama è tanto variegato e lo spirito mi pare straordinario.”

Carlo Massarini non ha bisogno di presentazioni storico conduttore di importanti e fortunate trasmissioni dedicate al panorama musicale mondiale, come la più recente “Ghiaccio Bollente”, in onda su Rai 5 che speriamo di ritrovare anche nella nuova stagione televisiva.

“Dovremmo riprendere a ottobre almeno fino a dicembre, ma probabilmente si proseguirà in forma molto ridotta a causa di tagli veramente pesanti. La musica purtroppo è considerata sempre un prodotto di serie B e quando chi gestisce deve decidere dei tagli la prima a rimetterci è sempre la musica.”

il-jazz-per-l-aquila-javier-girottoGli fa eco dal lato opposto, quello dei musicisti, Javier Girotto, acclamato sassofonista italo-argentino, noto sulla scena jazzistica internazionale, leader della storica formazione degli Aires Tango, con cui sarà presente al concerto dell’Aquila (ore 13.30 scalinata di San Bernardino) e portiere della nazionale jazz di calcio che peraltro giocherà il giorno 5 , la partita del cuore, in un triangolare con la nazionale italiana cabarettisti e la rappresentanza della città dell’Aquila.

“Quando Paolo Fresu mi ha invitato a partecipare a questa iniziativa per l’Aquila ho accettato molto volentieri perchè anch’io come tutti sono sensibile a quello che è accaduto e ognuno di noi cerca di dare il suo piccolo apporto, anche per sensibilizzare l’opinione pubblica affinchè non sia dimenticata l’Aquila. E’ vero che è un evento storico per il jazz, non ricordo sia mai stato organizzato un evento così grande e importante per il jazz, ma io ho aderito per sostenere l’Aquila.

Per il futuro del jazz italiano la speranza non finisce, ma la mia speranza è soprattutto per i giovani musicisti.  Non posso parlare per me che fortunatamente ho costruito in tanti anni di carriera la possibilità di suonare molto spesso e in tanti posti diversi nel mondo. Ma per quelli che iniziano adesso a suonare è veramente difficile riuscire a emergere. Gli organizzatori musicali sono pochi e quei pochi preferiscono sempre i nomi di richiamo perchè devono fare i numeri e far quadrare i conti.

Si rischia meno e così i giovani hanno meno possibilità di spazi e di farsi conoscere. Purtroppo non si può neanche farne una colpa agli organizzatori perchè è questa politica che toglie loro ‘i numeri’.  Accade sempre che quando c’è una crisi economica il primo settore che ne paga le spese è proprio quello della cultura“.

#A l’Aquila Javier Girotto sarà con gli Aires Tango, gruppo storico che ha alle spalle ormai 21 anni di storia e che si prepara a registrare un nuovo disco con special guest Ralph Towner. Il suo percorso musicale lo vede da sempre impegnato in moltissime collaborazioni, come quella in Trio con Peppe Servillo e Natalio Mangalavite, nel progetto con il musicista classico Michele Campanella, in una contaminazione jazz nel repertorio classico e in tante altre formazioni del panorama jazz italiano e internazionale.

jazz-per-l'-aquila-massimo-morgantiAnche per Massimo Morganti trombonista, docente al Conservatorio di Rovigo, leader di diverse formazioni tra cui il Massimo Morganti Quartet, la Colours Jazz Orchestra, il Trio Morganti-Middelhoff, Menci a cui si aggiungono le numerosissime partecipazioni e contributi ad altre, essere a l’Aquila il 6 settembre è un’occasione positiva.

“Sono contento di partecipare perchè sarà una giornata di ascolto e di confronto musicale. Dal punto di vista musicale posso solo dirti che la musica è la mia vita, copre praticamente il 100 % delle mie giornate quindi poter suonare in un bel posto insieme a tanti altri musicisti non può che darmi gioia.”

“Lo scenario del jazz italiano è magnifico dal punto di vista dei giovani talenti. Trovo che mai come ora ci sia stato un livello e una diffusione così alta. Anche i Festival e le rassegne di Jazz stanno aumentando a vista d’ occhio. Altra cosa è poi riuscire ad entrare nei circuiti importanti, avere buoni manager, sapersi promuovere. Secondo me la via è quella di trovare la propria dimensione all’ interno del mondo della musica, non vedere solo il palco come momento di espressione, c’è altrettanta gratificazione nello scrivere e nell’ insegnare.

Per il futuro spero in una migliore organizzazione didattica del jazz nei conservatori per poter dare a chi vuole studiare seriamente, i mezzi per farlo senza dover andare all’ estero. Spero in una maggiore diffusione della musica jazz in tutte le scuole in modo da creare un pubblico sensibile e spero che il sistema un po’ “baronale” che avvolge tanti aspetti della nostra vita non avvinghi anche il mondo del jazz, che stampa e discografia tornino veramente ad essere degli “scopritori” e non solo miseri affaristi.”


#Massimo Morganti suonerà alle 12.00 al Parco del Castello presso la Chiesa del Crocefisso in formazione con Emilio Marinelli (piano), Gabriele Pesaresi (contrabasso), Massimo Manzi (batteria)


il-jazz-per-l-aquila-ada-montellanicoSulla stessa linea Ada Montellanico, amatissima cantante jazz e in questo caso nella doppia veste anche di organizzatrice, come Presidente MIDJ – Musicisti Italiani di Jazz.

“Sarà una grande giornata di solidarietà e sarà un evento nell’evento. Non era mai accaduto che il jazz fosse coinvolto per un richiamo di così grande portata. Possiamo sperare che questa nostra musica venga riconosciuta nella sua giusta valenza e nel suo meritato valore? In Italia il jazz è ancora considerato una musica minore pur rappresentando a pieno titolo un forma artistica di assoluto valore, che ha visto crescere in questi anni un gran numero di musicisti di livello internazionale, un pubblico di appassionati e un fiorire di festival grandi e piccoli che però fanno fatica a sopravvivere, insieme a un numero crescente di musicisti che si avvicinano al jazz. Accade perchè manca un sostegno da parte delle istituzioni, miopi nelle politiche culturali e scarseggia l’attenzione anche da parte dei media.”

Da parte sua il Ministro Franceschini, che è promotore dell’evento, ha più volte in questi due anni manifestato il suo apprezzamento per il jazz definendolo “una delle grandi eccellenze del nostro Paese” ed è dello scorso anno l’annuncio che il Governo ha previsto un fondo straordinario di 500 mila euro per interventi strutturali a favore del jazz, in particolare dei giovani musicisti. Una goccia nell’oceano, come commentano i più e assegnato con la consumata prassi del bando pubblico che, nella maggior parte dei casi non è in grado di riconoscere il merito o il talento.

Ma comunque aggiunge Ada Montellanico “forse le cose stanno cambiando sulla percezione di questa musica ma a parte questo, il fatto importante è che suoneremo gratis all’Aquila per aiutare a ricostruire questa città. ”


#Ada Montellanico sarà alle ore 17.00 in Piazza Margherita (Piazza Gesuiti) con Giovanni Falzone (tromba), Enrico Zanisi (pianoforte), Matteo Bortone (contrabbasso), Ermanno Baron(batteria)


jazz-per-l-aquila-paolo-tombolesi “Non è tanto questione di soldi, ma di come si spendono, considerando che l’Italia impiega la metà di quanto investono gli altri Paesi europei nella cultura”

spiega Paolo Tombolesi, pianista, docente e coordinatore dei corsi di Jazz al Conservatorio di Frosinone, nel direttivo dell’associazione MIDJ e direttore artistico di Acuto Jazz Festival

“ciò che è fondamentale è un cambiamento di rotta rispetto a come lo Stato italiano considera la musica e gli spettacoli dal vivo, nel panorama culturale del Paese.

Questioni sul tappeto ad esempio sono il ruolo della formazione musicale nelle scuole, l’attuazione della riforma dei Conservatori, la revisione della gestione della musica dal vivo, dal punto di vista fiscale e previdenziale, la revisione della gestione della SIAE, la revisione dei criteri di finanziamento delle attività musicali.”

“In tutta Italia abbiamo centinaia di ragazzi che chiedono di accedere ai corsi di Jazz nei Consevatori, anche se l’organizzazione e i programmi di studio non sono omogenei in tutto il Paese. Ma ci sono tanti obiettivi ancora da raggiungere ed è in questa direzione che, come associazione MIDJ, abbiamo aperto un dialogo con il Ministero dei Beni Culturali e con la SIAE. Ad esempio per chiedere che venga riconosciuto il diritto sull’improvvisazione negli spettacoli dal vivo, che è lo specifico dei musicisti jazz ed è una prassi già in vigore in Francia.”

“Per il Jazz italiano l’evento organizzato a l’Aquila è un importantissimo gesto di solidarietà e al tempo stesso un segno di esistenza e di valore, sulla traccia del quale vogliamo proseguire il dialogo con il ministro Franceschini che abbiamo incontrato lo scorso giugno e che speriamo di incontrare nuovamente a breve.”


#Paolo Tombolesi suonerà alle 12.00 con il quintetto di Marcello Rosa all’Auditorium del Parco e alle 13.00 ai portici di San Bernardino in duo con Lucia Ianniello alla tromba


jazz-per-l-aquila-mario-corviniCome sottolinea Mario Corvini altro celebre trombonista direttore della PMJO, autore, arrangiatore, docente al Conservatorio di Frosinone, leader della Corvini Bros.Extemporanea Band, ideatore e guida della New Talent Jazz Orchestra:

“I problemi per la musica nel nostro Paese, come per le attività culturali in genere sono tanti. Ho aderito subito con entusiasmo all’evento di solidarietà per l’Aquila anche se personalmente trovo che sia una vergogna e uno scandalo che a 6 anni di distanza la ricostruzione è ancora lontana ad essere realizzata.

Credo che in questo Paese eliminare il male della corruzione potrebbe significare il recupero di enormi risorse da mettere a disposizione anche per la cultura e l’arte, soprattutto per i tantissimi giovani che da questo Paese scappano.

Per il jazz in particolare posso citare l’esempio di Roma dove l’Orchestra Jazz dell’Auditorium Parco della Musica che rappresentava un’eccellenza è stata messa in pausa per il momento a causa di mancanza di fondi, la Casa del Jazz è in agonia, i gestori di locali per musica dal vivo fanno un’enorme fatica con le regole attuali ad organizzare degli eventi. E d’altra parte invece mentre Roma è in agonia a Torino si è voluto investire sulla cultura ed attualmente credo sia la città italiana con il più straordinario spessore culturale.”


#Mario Corvini suonerà con il suo nuovo Tre C Trio alle 14.00 all’Auditorium del Parco con Stefano Carbonelli (chitarra) e Leonardo Cesari (batteria)


jazz-per-l-aquila-mauro-battistiLa qualità culturale di Torino ci viene confermata anche da Mauro Battisti

“Credo che Torino sia attualmente la città in Italia che offra più opportunità per chi ama il jazz e le offerte culturali sono davvero numerose. Riguardo L’Aquila, è un evento che avrà parecchia visibilità, che come sempre è uno strumento necessario per sensibilizzare l’opinione pubblica e “premere” sulle decisioni politiche. Credo nel potere dell’intenzione personale e ho fiducia che questo possa mutare la realtà che ci circonda.Il termine speranza non appartiene più al mio vocabolario”


Contrabassista raffinato, autore, docente presso il Centro di Formazione Musicale di Torino, #Mauro Battisti a l’Aquila suonerà alle 17.00 al Ponte della Fortezza Spagnola con Flavio Boltro (tromba) e Mattia Barbieri (batteria)


La sintesi migliore nelle parole di Paolo Fresu, uomo e trombettista straordinario, conosciuto e amato in tutto il mondo, che abbiamo raggiunto telefonicamente, mentre lasciava la Sardegna per raggiungere l’Aquila. Coordinatore artistico oltre che tra i promotori del grande evento di domenica 6 settembre.Jazz-per-L-Aquila-Paolo-Fresu-foto-Daniele-Franchi

#Paolo Fresu suonerà alla Scalinata di San Bernardino alle ore 18.30 con Tino Tracanna (sax tenore e soprano) Roberto Cipelli (pianoforte) Attilio Zanchi (contrabasso) Ettore Fioravanti (batteria)

L’appuntamento è a l’Aquila il 6 settembre. Il programma completo della giornata potete scaricarlo qui: musicisti jazz italiani

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