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Ai Weiwei – Evidence, un documentario per l’artista cinese

Ai Weiwei – Evidence, un documentario per l’artista cinese. Dal 25 agosto al 4 settembre 2015 a Milano presso Spazio Oberdan, Fondazione Cineteca Italiana presenta in anteprima italiana Ai Weiwei – Evidence, documentario sul grande artista e attivista cinese, costretto in patria a causa delle sue posizioni contro il regime.
AI WEIWEI - EVIDENCENato a Pechino nel 1957, figlio del poeta patriota Ai Qing, Ai Weiwei è uno degli artisti più apprezzati del panorama contemporaneo, autore soprattutto di grandi installazioni, come la foresta di 6000 sgabelli intitolata Bang. Dopo diversi anni passati negli Stati Uniti ha fatto rientro in Cina per accudire il padre malato. Fortemente polemico nei confronti del regime, nel 2006 ha aperto un blog di denuncia, che viene chiuso nel 2009 dalle autorità.

Nel 2011 Ai Weiwei viene arrestato e recluso per 81 giorni; uscito su cauzione, gli viene sequestrato il passaporto, rendendolo così incapace di lasciare il Paese. Da allora lavora confinato nel suo studio alla periferia di Pechino, circondato dall’affetto dei suoi gatti, facendo comunque sentire la sua voce sui social network e attraverso le proprie opere.AI WEIWEI - EVIDENCE

Il regista Grit Lederer ha seguito con la sua troupe il viaggio in Cina di Gereon Sievernich, direttore della galleria Martin-Gropius Bau di Berlino, che ha ospitato nell’aprile 2014 Evidence la più grande personale mai realizzata su Ai Weiwei, comprendente foto, video, installazioni e sculture, tra le quali la riproduzione su scala 1:1 della cella nella quale l’artista è stato detenuto.

Sia la mostra che il documentario ci forniscono il ritratto di un uomo sempre e comunque lucido, che nonostante le violenze subite ha saputo trasformare in arte la sua vicenda personale. Il trasporto delle opere dell’artista dalla Cina alla Germania diventano dunque metafora della presenza ineliminabile di Ai Weiwei nel mondo, nonostante le limitazioni fisiche, tramite la rete. Una voce che si fa sentire da una terra lontana e che ci invita a pensare il ruolo politico dell’arte in un mondo globalizzato e multiculturale.

Sul sito delle cineteca la scheda e il calendario completo delle proiezioni.

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