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16 agosto 1972: Ritrovamento dei Bronzi di Riace, capolavori scultorei dell’arte greca

16 agosto 1972: Ritrovamento dei Bronzi di Riace 16 agosto 1972: Ritrovamento dei Bronzi di Riace

16 agosto 1972: Ritrovamento dei Bronzi di Riace

16 agosto 1972: Ritrovamento dei Bronzi di Riace.

A 200 metri dalla costa antistante il comune reggino di Riace Marina nel Mar Jonio, alla profondità di 8 metri, Stefano Mariottini, un appassionato subacqueo in vacanza in Calabria, scopre i due bronzi – databili al V secolo a.C – considerati tra i capolavori scultorei più significativi dell’arte greca.  Il recupero fu curato dalla Soprintendenza con la collaborazione del Nucleo Sommozzatori dei Carabinieri di Messina.
I Bronzi si trovano al Museo nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria.

16 agosto 1972: Ritrovamento dei Bronzi di Riace
16 agosto 1972: Ritrovamento dei Bronzi di Riace
16 agosto 1972: Ritrovamento dei Bronzi di Riace
16 agosto 1972: Ritrovamento dei Bronzi di Riace

Così riportò la Gazzetta del Sud del 19 agosto 1972:

RIACE. Pescatori subacquei dilettanti hanno rinvenuto ieri, nel tratto di mare prospiciente la spiaggia di Riace, ad una profondità di dieci metri circa, un’antica statua di bronzo, adagiata sul fondo del mare.

Sono state subito informate le autorità locali e la zona è stata presidiata da agenti della Guardia Costiera. La statua, che pare faccia parte di un intero gruppo bronzeo, rappresenta un uomo ignudo, di normali dimensioni. La statua è in ottimo stato di conservazione, segno che le correnti marine e l’azione corrosiva dell acque non pare l’abbiano minimamente intaccata.

Le operazioni di recupero potranno avere inizio fra qualche giorno; mentre per oggi sono attesi i sommozzatori della Marina militare.

16 agosto 1972: Ritrovamento dei Bronzi di Riace
16 agosto 1972: Ritrovamento dei Bronzi di Riace

Così riportano le pagine del Museo Nazionale Reggio Calabria:

Le indagini sul fondale. Uno scavo stratigrafico del 1973 e prospezioni nel 1981 permisero di recuperare pochissimi reperti e di proporre questa ricostruzione del naufragio: la nave, spinta da una tempesta a riva, aveva perso la velatura e gli anelli erano colati a picco con altri elementi pesanti come i Bronzi, presumibilmente non legati ad alcuna struttura; le parti leggere si erano disperse e lo scafo, gettato sulla spiaggia, si era progressivamente disgregato. E’ stato anche supposto che non vi sia stato un vero e proprio naufragio ma un alleggerimento del carico, in un momento di pericolo, proprio buttando in mare le statue.

16 agosto 1972: Ritrovamento dei Bronzi di Riace
16 agosto 1972: Ritrovamento dei Bronzi di Riace

Il restauro. Un primo restauro avvenne negli anni 1975-1980 a Firenze, dove, oltre alla pulizia e alla conservazione delle superfici esterne, si cominciò a svuotare l’interno delle statue dalla terra di fusione originaria, impregnatasi nel corso dei secoli di cloruri che avevano innescato pericolosi fenomeni di corrosione. La rimozione della terra di fusione fu conclusa a Reggio negli anni 1992-1995, in un’operazione di restauro che si trasformò in un vero e proprio microscavo archeologico della terra per ricostruirne la disposizione originaria. Fu utilizzato un sofisticato dispositivo ispirato alla strumentazione per la diagnostica medica e la chirurgia microinvasiva, dotato di microtelecamera ed ablatore ad ultrasuoni.

I Bronzi di Riace
I Bronzi di Riace
16 agosto 1972: Ritrovamento dei Bronzi di Riace
16 agosto 1972: Ritrovamento dei Bronzi di Riace
Ricostruzione sperimentale della statua del Bronzo A in mostra a Serial Classic / Fondazione Prada Milano. Foto Luca Zuccala
Ricostruzione sperimentale della statua del Bronzo A in mostra a Serial Classic / Fondazione Prada Milano. Foto Luca Zuccala

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