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New York regina del mercato dell’arte, ma il turnover globale è in calo

Statua della Libertà Statua della Libertà
Statua della Libertà
Statua della Libertà – New York regina del mercato dell’arte

Il mercato dell’arte perde sei punti percentuali. E’ quanto emerge dall’andamento delle aste del primo semestre secondo l’analisi di Artnet. Il primi mesi del 2015 hanno generato un giro d’affari complessivo di 8,1 miliardi, una lieve flessione rispetto agli 8,6 del 2014, che smentisce i pronostici ottimistici delle maison di tutto il mondo.

Ma in un clima di remissione c’è chi alza i calici per un brindisi. Sono gli Stati Uniti, che festeggiano un fatturato di $3,4 miliardi. In crescita rispetto ai $2,9 miliardi dello scorso anno, il dato conferma New York l’epicentro del mercato globale: qui le aste hanno registrato un aumento del 20% in termini di valore e del 3,7% in termini di volume.

Mentre le cose vanno decisamente male in Cina, dove è stato registrato un calo drastico sul 2014: una perdita del 30%, pari a $700 milioni. Il suo turnover di $1,5 miliardi, posiziona la terra della città proibita al terzo posto nella classifica delle piazze mondiali del mercato dell’arte, preceduta dalla Gran Bretagna (con un fatturato di $2 miliardi) e seguita da Francia e Germania (rispettivamente 318 e 125 milioni di dollari).

Emerge poi un altro dato interessante. Nonostante il calo complessivo delle vendite, è stato registrato un aumento dei prezzi dei singoli lotti. Il che significa che i collezionisti tendono ad apprezzare maggiormente lotti di alto valore.

Picasso, Femmes d'Alger
Picasso, Femmes d’Alger – New York regina del mercato dell’arte

Sono stati infatti 766 i lotti venduti nel solo secondo trimestre 2015 (da aprile a giugno) per cifre superiori al milione di dollari; 71 quelli passati di mano per oltre $10 milioni. Si attesta così un calo a livello numerico, ma il valore complessivo, pari a $3,8 miliardi, segna un risultato che guadagna 10 punti percentuale sul 2014.

Il dato può essere spiegato dai record raggiunti. Un esempio su tutti “Les Femmes d’Alger (Version O)” di Pablo Picasso che, battuta a $179,3 milioni è diventata l’opera più cara in assoluto passata all’asta. Ma non è stato da meno Giacometti, il cui “L’Homme au doigt” aggiudicato per $141,2 milioni si è aggiudicato il titolo di scultura più cara mai assegnata in una vendita pubblica.

ALBERTO GIACOMETTI
ALBERTO GIACOMETTI L’homme au doigt
Conceived in 1947 – New York regina del mercato dell’arte

Ecco i 10 artisti più venduti del primo semestre 2015.

Pablo Picasso – Fatturato totale $441 milioni
Claude Monet – Fatturato totale $289 milioni
Andy Warhol – Fatturato totale $288 milioni
Alberto Giacometti – Fatturato totale $204 milioni
Mark Rothko – Fatturato totale $181 milioni
Gerhard Richter – Fatturato totale $152 milioni
Francis Bacon – Fatturato totale $150 milioni
Cy Twombly – Fatturato totale $113 milioni
Joan Mirò – Fatturato totale $97 milioni
Jean-Michel Basquiat – Fatturato totale $94 milioni

La classifica prosegue con gli artisti cinesi Zhang Daqian e Qi Baishi al 12° e al 13° posto. Mentre alla 49^ posizione troviamo l’artista donna più venduta del momento: Yayoi Kusama, che vanta un fatturato di $28,7 milioni di dollari.

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