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29° Festival MIX Milano, cinema gaylesbico e queer culture

Milano: al via il 3 luglio la 29esima edizione del Festival MIX il festival di cinema gay presso la consueta sede del Teatro Strehler.

29° Festival MIX Milano, cinema gaylesbico e queer culture
Jess and James (di Santiago Giralt, Argentina 2015)

Dopo il buon successo di pubblico della 28ma edizione si consolidano gli spazi di fruizione e i territori interdisciplinari con un ritorno alla vocazione originaria del Festival MIX Milano: il cinema.

Anche quest’anno il cuore delle cinque giornate, dal 3 al 6 luglio, che si svolgeranno nella cornice del Piccolo Teatro: i film e i suoi autori, la ricerca sperimentale e indipendente, l’impegno sociale. Con l’ambizione di offrire uno spaccato dell’identità queer in continuo mutamento e, nel contempo, della condizione di chi nel mondo ancora fugge, a causa del proprio orientamento sessuale.

Organizzato da Associazione Culturale MIX Milano in collaborazione con C.I.G. Arcigay Milano, MFN – Milano Film Network (la rete dei festival di cinema milanesi), e con il patrocinio del Comune di Milano, il Festival MIX Milano, ideato da Giampaolo Marzi, si conferma come evento forte e consolidato sul territorio e apprezzato anche da un pubblico di cinefili e di addetti ai lavori.

Quattro giorni per esplorare il meglio della cinematografia gay, lesbica e queer, con numerose anteprime, appuntamenti di letteratura e iniziative collaterali.

Dopo 10 anni di Festival al Piccolo Teatro Strehler, sempre più importante per la sopravvivenza del Festival, in tempi di crisi, è la campagna di crowdfunding: la campagna di finanziamento sostenuta quest’anno da testimonial d’eccezione tra i quali Mika, e da storiche sostenitrici del Festival MIX Milano come Rossy de Palma e Franca Valeri.

A Jess & James, del regista argentino Santiago Giralt, l’onore di inaugurare, il 3 luglio, questa 29° edizione del Festival MIX. Il concorso si chiuderà il 6 luglio con Estrellas Solitarias, esordio alla regia del regista messicano Fernando Urdapilleta.

29° Festival MIX Milano, cinema gaylesbico e queer culture
Batguano (Tavinho Teixeira, Brasile 2014)

Accanto ai lungometraggi trovano posto, anche quest’anno, le opere in concorso per la sezione Documentari: una selezione di titoli che riflette i segnali di tendenza più originali che si raccolgono intorno ai temi dell’identità del mondo LGBT.

Festival MIX, 29° edizione di cinema gaylesbico e queer culture: perché non mancare? Perché ogni anno, alla faccia delle avversità, il Festival MIX si conferma con un Festival di incredibile vitalità ed energia. E se 29 anni fa poteva  sembrare fantascienza oggi, invece, ci indica la strada per il futuro.

Segnaliamo di seguito alcuno dei titoli che si prospettano essere tra i più interessanti in questa .

Jess and James (di Santiago Giralt, Argentina 2015): Is this a trip or a dream? È quello che si chiede il nostro Geronimo/Jesse all’inizio del film, prima di partire insieme a James, per un road movie a metà strada tra le gioventù bruciate di Gus Van Sant, il sesso ribelle di Bruce La Bruce e le corse in macchina di The Living End di Gregg Araki. Jesse & James, una glitter bomb di Pierre & Gilles con ingredienti western sparsi per le campagne bucoliche e francescane, un racconto spensierato di giovinezza bella e ribelle con i contorni del sogno ad occhi aperti.

Batguano (Tavinho Teixeira, Brasile 2014): probabilmente vi ricorderete di Beavis e Butthead, le due icone di MTV che passavano il tempo sul divano a pontificare su qualunque cosa. Sicuramente, di loro non si è dimenticato il regista brasiliano Tavinho Teixeira nel raccontare la storia dei suoi Batman e Robin, ambientata in un mondo anti-utopico che potrebbe essere stato immaginato da Terry Gilliam. Un piccolo film straordinariamente inventivo, capace di utilizzare due celebri icone pop per riflettere sul ruolo dell’immagine come specchio della realtà, sulla messa in scena come riflesso del proprio Io.

29° Festival MIX Milano, cinema gaylesbico e queer culture
Elephant Song (Charles Binamé, Canada 2014)

Elephant Song (Charles Binamé, Canada 2014): basterebbero i nomi di Xavier Dolan, Bruce Greenwood (Star Trek), Carrie-Anne Moss (la mai dimenticata Trinity della trilogia di Matrix) e Carherine Keener (Into the Wild) a fare di Elephant Song un appuntamento irrinunciabile… ma il film di Charles Binamé è molto, molto di più. Tratto da una piéce di Nicolas Billon, Elephant Song (applaudito al Festival Internazionale dei Film di Toronto) è un vero puzzle in cui tutti hanno qualcosa da nascondere, un perfetto congegno narrativo fitto di mistero e di tensione e impreziosito da una scrittura tagliente e affilata come un coltello.
Che fine ha fatto il dottor Lawrence? È quello che il navigato psichiatra David Green sta cercando di scoprire interrogando Michael, giovane paziente del dottor Lawrence…

Estrellas Solitarias (Fernando Urdapilleta, Mexico 2015): nostalgici dei catifght di Showgirls di Paul Veerhoeven? Ecco il rimedio! Un Eva contro Eva fra le drag-queen messicane girato con dolcezza, impegno e tanta ironia da Fernando Urdapilleta. Dimenticate per un istante Ru Paul’s Drag Race per immergervi nelle vite di Valentina e Joana, due coinquiline alla ricerca della felicità fra le luci e lo squallore di un cabaret club. Valentina sogna di diventare la primadonna assoluta dello show, gestito dal violento e infantile Munacao, e lotta contro la nuova preferita del boss, con la complicità di una vecchia star del pop famosa per la cover di Non voglio mica la luna di Fiordaliso…

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Métamorphoses (Cristophe Honoré, Francia 2104) è stata una delle sorprese della scorsa edizione del Festival di Venezia. Un successo meritato per un film coraggioso e seducente capace di azzardare un adattamento delle Metamorfosi di Ovidio, reinventate nei territori bucolici della Francia d’oggi. Saremo pronti ad applaudire la vicenda dell’adolescente Europa che, invece di andare a scuola, si lascerà condurre dal bellissimo e misterioso Giove in un luogo senza tempo e senza storia che sta proprio al di là dell’autostrada. In questo scenario, la ragazza verrà a conoscenza delle storie di Bacco, di Orfeo ed Euridice, dell’Ermafrodita, di Atamante, di Ippomene.

Praia do Futuro (Karim Aïnouz, Brasile–Germania 2014)
festival mix milano 29° edizione – Praia do Futuro (Karim Aïnouz, Brasile–Germania 2014)

Praia do Futuro (Karim Aïnouz, Brasile–Germania 2014): che cosa lega le meravigliose spiagge assolate e le onde trasparenti di Fortaleza alle traiettorie metropolitane di una livida Berlino? Due uomini, due innamorati: sono il baywatcher brasiliano Donato, che il fratellino Ayrton chiama Aquaman, e il turista tedesco Konrad. In concorso alla 64a edizione del Festival del Cinema di Berlino, il film di Karim Aïnouz, già apprezzato autore di Madame Satã e scelto da Wim Wenders per raccontare il Centre Pompidou nel film collettivo Cattedrali della Cultura, è un mèlo intimista e minimale, che regala un finale indimenticabile, non soltanto per chi ama… David Bowie.

Il programma completo e il calendario delle proiezioni del Festival MIX Milano 2015 sono disponibili sul sito ufficiale.

  • Biglietti
    50 € – Abbonamento valido per tutto il festival dal 03 al 06 luglio
    35 € – Abbonamento valido per tutto il festival dal 03 al 06 luglio con la tessera Milano Film Network
    10 € – Biglietto singola proiezione
    7 € – Biglietto ridotto (se acquisti minimo 2 film per la stessa giornata)

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