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Il Seicento a Firenze nelle opere di Carlo Dolci

Apre al pubblico oggi, 30 giugno, la mostra dedicata a Carlo Dolci alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti, Firenze.

Carlo Dolci
Carlo Dolci
(Firenze, 1616-1687)
Madonna con Bambino (Madonna dei gigli)
1650 circa
Olio su tela
Monaco di Baviera, Bayerische Staatsgemäldesammlungen, Alte Pinakothek
(attualmente conservato a Schleißheim, Staatsgalerie)

A quasi trent’anni di distanza dalla “storica” esposizione dedicata alla pittura fiorentina nell’età barocca curata da Mina Gregori e da Piero Bigongiari nel 1986 nelle sale di Palazzo Strozzi, molti sono stati gli studi e le indagine rivolti ad artisti fiorentini operanti in quel secolo, che hanno portato alla realizzazioni di numerose pubblicazioni a carattere monografico e ad esposizioni rivolte a singoli maestri, tra le quali ricordiamo quella dedicata a Francesco Furini (2007-2008). Visto un così intenso diffondersi di interesse per la pittura del Seicento a Firenze era doveroso dedicare una mostra a colui che ne fu protagonista indiscusso, Carlo Dolci.

Carlo Dolci
Carlo Dolci
(Firenze, 1616-1687)
Ritratto di Serafina Pezzuoli
1640-1642 circa
Olio su tela fissata su doppia tavola
Firenze, Santi Michele e Gaetano

Dolci si distinse per l’esecuzione di dipinti apprezzabili per la magistrale definizione delle sue figure – spesso raccolte in pose estatiche e quasi baciate da un’avvolgente luce lunare che rende gli incarnati simili alla più pura porcellana – e per l’intrigante e quasi maniacale cura nella resa dei dettagli: dalle stoffe soffici e quasi palpabili delle vesti, agli splendidi gioielli, che, usando le parole del biografo Filippo Baldinucci, erano “imitati in modo sì stupendo (e vero), che, per molto che si toccasse e ritoccasse la tela per assicurarsi che essi fosser dipinti l’occhio ne rimaneva in dubbio”.

Carlo Dolci
Carlo Dolci
(Firenze, 1616-1687)
San Domenico penitente e orante per le anime del Purgatorio
1645-1646
Olio su tela
Firenze, Palazzo Pitti, Galleria Palatina

Sono state selezionate per la mostra quasi cento opere di Carlo Dolci ma saranno esposti anche dipinti e sculture di altri artisti fiorentini del suo tempo o di poco precedenti e un piccolo  nucleo di pitture riferibili ai suoi allievi, con opere di primo piano conservate oltre che nei più importanti musei di Firenze, anche in collezioni pubbliche e private straniere, come il British Museum a Londra, il Musée du Louvre a Parigi, gli Staatliche Museen a Berlino, il Nationalmuseum a Stoccolma, il Cleveland Museum of Art a Cleveland, l’Alte Pinakothek di Monaco di Baviera, il Fitzwilliam Museum a Cambridge, l’Ashmolean Museum a Oxford, la Burghley House a Stamford, il Musée des Beaux-Arts a Brest, la Collezione Thyssen Bornemisza a Madrid e ultima, ma non per importanza, la Royal Collection inglese, che, per l’occasione ha prestato la Salomè con la testa del Battista, mai esposta in Italia.

Carlo Dolci
Carlo Dolci
Salomè con la testa del Battista
1670 c.
olio su tela
Londra, The Royal Collections – Royal Collection Trust/© Her Majesty Queen Elizabeth II 2015

Dedicata a Mina Gregori, la mostra è curata da Sandro Bellesi e da Anna Bisceglia, così come il ricco catalogo edito da Sillabe che annovera scritti di rinomati studiosi della pittura fiorentina del Seicento.

Carlo Dolci
Carlo Dolci
(Firenze, 1616-1687)
Studio di angelo in volo
1638-1640 circa
Matita rossa su carta paglierina
Roma, Istituto Nazionale per la Grafica

Carlo Dolci 1616 – 1687
Galleria Palatina di Palazzo Pitti, Firenze
30 giugno – 15 novembre 2015

DIREZIONE DELLA MOSTRA
Matteo Ceriana
CURA DELLA MOSTRA
Sandro Bellesi, Anna Bisceglia
COMITATO SCIENTIFICO
Cristina Acidini, Sandro Bellesi, Silvia Benassai, Anna Bisceglia, Silvia Blasio, Silvia Bruno, Marina Carmignani
Stefano Casciu, Matteo Ceriana, Maria Cecilia Fabbri, Elena Fumagalli, Lisa Goldenberg Stoppato, Mina Gregori, Giovanni Serafini, Riccardo Spinelli

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