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178.590.000 GBP da Sotheby’s. 24.8 milioni £ per Klimt, 21.4 per Malevich e 16.9 per Manet

klimt

24.06.2015, SOTHEBY’S – Si è conclusa con 178.590.000 sterline la Evening Sale di Arte impressionista e moderna da Sotheby’s a Londra. Un totale (il secondo più alto per un’asta londinese) in crescita rispetto ai 121.957.000 del 2014,  ai 105.939.000 del 2013 e ai 75.046.850 del 2012.

Il risultato raggiunto dunque è molto alto, ma non sono state registrate grandi scosse per singoli artisti. Il sismografo dell’arte forse è ancora fermo al maggio scorso. Otto gli invenduti su 50 lotti in catalogo (1 ritirato) e aggiudicazioni tendenzialmente in linea con le stime, con qualche eccezione.

Lunga gara con molti rilanci per il raro Gustav Klimt‬ presentato a 12/18 milioni di sterline che si è aggiudicato il primo posto nella top ten con i 24.789.000 £ (il secondo prezzo più alto per un ritratto dall’artista in asta) battuti tra applausi, qualche risata e qualche battuta dell’auctioneer Henry Wyndham.  Sotheby’s ha descritto questo ritratto di Gertrud Loew come una delle più belle opere di Klimt ad essere offerta sul mercato negli ultimi vent’anni. E infatti i collezionisti hanno risposto positivamente (leggi qui un articolo di approfondimento su questo lotto).

Al secondo posto un altro degli annunciati top lot pre-asta: “Suprematism, 18th Construction” di Kazimir Malevich, venduto in questo giugno 2015 a esattamente 100 anni dalla nascita del Suprematismo, per 21.429.000 sterline (stima 20/30 milioni). Negli ultimi 25 anni solo tre grandi opere di  Malevich sono state vendute in asta, la più recente nel 2008 da Sotheby’s New York per il prezzo record di $60 milioni. “Suprematism, 18th Construction” è stato nella collezione dello Stedelijk Museum di Amsterdam per 50 anni prima di essere restituito alla famiglia dell’artista.

Terzo posto per “Le Bar aux Folies-Bergère” di Edouard ‪‎Manet‬, aggiudicato al telefono per 16.949.000 sterline, poco al di sopra della stima minima (15 milioni).  Si tratta di una prima versione datata 1881 dell’iconico dipinto dallo stesso titolo esposto al Salon del 1882 e oggi conservato alla Courtauld Gallery di Londra. Questo esemplare, di dimensioni più piccole (47x56cm), è rimasto nella collezione personale di Manet fino alla sua morte. L’ultimo passaggio in asta risale al  1994, quando il dipinto fu aggiudicato – sempre da Sotheby’s a Londra – per 4,4 milioni di sterline (leggi qui un approfondimento sul lotto).

Picasso, dopo l’exploit newyorkese di maggio, non pensa proprio di farsi da parte. A un passo da Manet, si aggiudica il quarto posto con 16.389.000 sterline. Questa la cifra battuta per le due colorate lettrici ritratte dal maestro spagnolo nel marzo del 1934. Il dipinto appartiene al gruppo di tele ispirate a Marie-Thérèse Walter, la sua amata nei primi anni Trenta.

La danza è stato un soggetto che ha segnato indelebilmente la carriera di Edgar Degas. E’ una giovane ballerina in riposto, ritratta a pastello, a detenere il record di vendita per l’artista con 37.042.500 $ (Sotheby’s, New York, novembre 2008). La sua celebre ballerina in bronzo “Petite danseuse de quatorze ans”, realizzata in cera tra il 1879 e il 1881 e fusa in bronzo dal 1922, in catalogo questo sera è passata di mano per 15.829.000 sterline, raddoppiando il valore del suo ultimo passaggio in asta: il precedente proprietario che l’ha messa in asta oggi,  l’aveva acquistata per  7.703.500 £  da Sotheby’s nel giugno del 2000. E’ stato raggiunto così un prezzo record per una fusione in bronzo della scultura (un’altra fusione nel 2009 era arrivata a 13.257.250 £).

Buone aggiudicazioni per Chaïm Soutine, JoanMirò, Marc Chagall, Paul Klee, Max Liebermann e Henry Moore. Il suo “Due donne e bambino” da 200 mila sterline, è schizzato a  2.165.000. Anche  la cavalcata sulla spiaggia di Max Liebermann del  1901 da 350 mila sterline è arrivata a 1.865.000.

Due opere sono state aggiudicate oltre 20 milioni, cinque sopra i 15 milioni,  sette oltre i 10 milioni, nove sopra i 5 milioni e 26 sopra 1 milione di sterline.

Chiara Faglia


monet iris

23.06.2015, CHRISTIE’S_ £71,461,000: è questo il risultato archiviato da Christie’s questa sera, 23 giugno, nella sua sede all’ombra del Big Ben in occasione dell’asta di Impressionist & Modern Art.

La cifra totalizzata ha confermato le stime pre-asta, comprese tra i £60,4 e gli £87,8 milioni, senza che i singoli lotti schizzassero segnando risultati eclatanti. E dopo le ultime aggiudicazioni a cui Christie’s ci aveva abituati a New York – basti citare il prezzo record de “Les Femmes d’Algère” di Picasso battute a $179 milioni – è facile restare insoddisfatti da questa vendita londinese.

52 i lotti in catalogo. Due ritirati – un Fernand Léger (lotto 24) e un Gino Severini (lotto 34) – e otto invenduti, tra cui “Bouquet d’Oeillets aux amoureux en vert” di Chagall, “Paysage du midi” di Chaim Soutine e “Jeune Roumaine Assise” di Pierre-Auguste Renoir. Mentre la maggior parte delle restanti quaranta opere ha trovato nuovi proprietari per cifre comprese nelle stime pre-asta o di non molto superiori, senza generare particolari sorprese.

Lo conferma il top price, andato come da previsioni a Claude Monet e alla sua attesissima “Iris Mauves”. La tela, appartenente alla prima campagna di lavori per la serie chiamata “Grandi Decorazioni”, come dimostrano le sue dimensioni (cm 200,5 x 100,5), partiva da una stima di £6-9 milioni e dopo una lenta e ponderata serie di rilanci è stata assegnata per £10,834,500 ($17,216,021).

Siamo ben lontani dal record archiviato dal Padre dell’Impressionismo nel 2008, quando “Le bassin aux nymphéas” era stato venduto per $80,5 milioni e anche dalle due tele dedicate alle Ninfee battute da Sotheby’s a giugno del 2014 e a maggio 2015 – rispettivamente secondo e terzo risultato più alto per l’artista – ma la doppia cifra raggiunta da questi Iris è sufficiente per confermare Monet come top artist della serata.

Segue nella classifica dei dieci migliori risultati “Tete” di Pablo Picasso, battuta a soli £4,450,500 a fronte di una stima di £4,8-6,5 milioni. L’opera, iconica dello stile di Re Picasso e protagonista della mostra organizzata nel 1970 al Palazzo dei Papi di Avignone, ritrae un giovane uomo e si può considerare il frutto di un dialogo dell’artista con i grandi maestri del passato, come Rubens, Rembrandt, Van Dyck, senza tralasciare un richiamo all’ammirato Van Gogh.

Lascia dell’amaro in bocca anche la sensualissima odalisca di Kees van Dongen, “Anita en almée”. Stimata £4-7 milioni, la tela supera di poco la sua valutazione più bassa e trova proprietario per £4,114,500.

Tra le altre opere molto attese “Bouquet près de la fenetre” di Marc Chagall, descritto dagli esperti di Christie’s come uno dei più bei dipinti di fiori realizzati tra il 1959 e il 1960, nel quale compaiono tutti i temi che hanno segnato la carriera dell’artista, dai fiori agli amanti, agli animali fluttuanti. Anche qui le stime sono state confermate e la tela di Chagall è passata di mano per £3,218,500. Delle altre due opere dell’artista all’asta, “Bouquet d’Oeillets aux amou” è rimasta al palo, mentre “La nappe mauve” è stata assegnata per £1,482,500 superando le previsioni di £700,000-1 milione.

Bene per Joan Mirò, Edgard Degas e René Magritte: aggiudicate tutte quante le loro opere in catalogo. E un risultato niente male anche per Salvador Dalì: il suo elogio all’impotenza intitolato “Chevauchée Céleste” ha trovato proprietario per £2,882,500, rispettando le stime pre-asta.

Paul Cézanne ha segnato il suo secondo risultato più alto di sempre per un’opera su carta realizzata con acquerello e matita: “Oranges et verre (Recto); Le fils de Cézanne (Verso)”, assegnata per £1,650,500. E ha archiviato il secondo risultato più alto di sempre anche Henri Laurens con la scultura “La Lune” battuta per £1,022,500.

Se la serata londinese da Christie’s non ha particolarmente entusiasmato, segnando un calo del fatturato rispetto agli £85,7 milioni totalizzati lo scorso anno dall’omologa vendita, non resta che vedere cosa accadrà domani sera da Sotheby’s prima di lanciarsi in azzardati pronostici sull’andamento del mercato del prossimo semestre.

Greta Beretta


Christie’s
23 giugno 2015

 


 

Sotheby’s
24 giugno 2015

 

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