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Mariah Carey, la diva che ha salvato il Natale

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All I Want For Christmas di Mariah Carey quest’anno ha compiuto vent’anni. La canzone è  un classico moderno dell’immaginario pop, natalizio e non solo. E pare che… Mariah non volesse nemmeno registrare un album di Natale.

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Al tempo, correva l’anno 1994, gli album natalizi erano considerati considerati prodotti adatti per artisti anziani o già pronti per il prepensionamento, l’allora ventiquattrenne cantante dovette quindi essere convinta dal suo ( ex) manager e (ex) marito Tommy Mottola, che dopo l’incredibile successo dei primi tre album di Mariah voleva che il pubblico la percepisse come un’artista più matura e non solo un prodotto discografico.

Nella sua biografia –Hitmaker: The Man and His Music- Mottola ricorda come Mariah, alla vista della copertina dell’album (Merry Christmas), esclamò: “Cosa stai cercando di fare, mi volete trasformare in Connie Francis?“.

Al 2013 All I Want For Christmas, singolo apripista di Merry Christmas -primo album natalizio di Mariah Carey- pare abbia incassato qualcosa come 50 milioni di dollari in royalties; l’album, ad oggi, si stima invece abbia venduto oltre 15 milioni di copie nel mondo, divenendo il disco natalizio più venduto di tutti i tempi.

Il Natale è diventato quindi il guilty pleasure della diva americana che nel 2010 ha dato alle stampe un secondo album a tema: Merry Christmas II You.

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La formula vincente è da ricercarsi nel perfetto mix di canzoni tradizionali e canzoni inedite, scritte appositamente per l’album: Mariah e Walter Afanasieff, suo (ex) storico collaboratore- hanno iniziato a scrivere alcune canzoni per Merry Christmas nel 1993.

Nella musica natalizia possiamo riconoscere  tre diverse aree stilistiche: canti tradizionali/religiosi, motivetti divertenti –kiddie- come Rudolph o Frosty, e le canzoni d’amore, come I’ll be home for Christmas.  I due hanno così deciso di scrivere un brano per ciascun genere.

La prima canzone scritta dalla coppia è stata Miss You Most (At Christmas Time), una ballata tristissima e strappalacrime, subito dopo è stata composta una canzone dal taglio più classico –religioso- Jesus Born on This Day.

Infine è stato il turno di una canzone pop, con influenze sixties, in grado di unire ritmi boogie a musicalità jazzate: All I Want For Christmas Is You, praticamente l’unica canzone di Natale scritta nell’ultimo mezzo secolo degna di poter essere inclusa nel Great American Songbook.

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=yXQViqx6GMY[/youtube]

Prima dell’avvento del rock’n roll le canzoni popolari –mainstream, diremmo oggi- avevano molto più in comune con il jazz. Compositori come Ralph Blane (Have Yourself a Merry Little Christmas, 1943), Mel Tormé (The Christmas Song, 1944) e Jule Styne (Let It Snow ! Let It Snow! Let It Snow!, 1945) hanno attinto sia dalla ricca tavolozza armonica del jazz che dalle melodie pop e dai numeri musicali di Broadway: da quel forziere che dagli anni ’20 agli anni ’50 va a racchiudere quelle canzoni qualificabili oggi come standard.

In All I Want for Christmas Is You l’immediatezza della melodia si intreccia  al fantasma dei Natali passati di Judy Garland e Nat King Cole;  il tutto –armonie, ritmo, strumentazione e fraseggio- cucito assieme dal soul e dell’R’n b, ripescando  da un altro grande catalogo americano, quello della Motown, nel quale -tra gli anni ’60  e ’70- i grandi classici natalizi anteguerra  venivano rivisitati dai Jackson 5, Stevie Wonder o dalle Supremes di Diana Ross.

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Dal 1994 sono cambiate molte cose: gli album di Natale non sono più considerati roba per artisti con un piede nella fossa e non c’è popstar che si sia sottratta dall’averne almeno uno nella propria discografia -eccezione fatta per Madonna– da Celine Dion a Christina Aguilera, da Bocelli a Michael Bublé; Mariah Carey è caduta e risorta innumerevoli volte, i tentativi di imitazione ormai non si contano più…

Ma, come scritto di recente su Buzfeed -la nuova “bibbia” americana dell’intrattenimento- “Big hair comes and goes, flashy gowns eventually go out of style, but as long as Carey’s voice remains, she’ll always have a saving grace. So will the rest of us”; come se il segreto del Natale stesse tutto lì, nella voce di Mariah.

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