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La carne del mondo: Il sale della terra, di Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado

La carne del mondo: Il sale della terra, di Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado.

Presentato alla 67ª edizione del Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard – dove si è aggiudicato la menzione speciale della giuria – è in sala distribuito da Officine UBU

Il sale della terra, documentario sul celebre fotografo brasiliano Sebastião Salgadoco-diretto dal regista Wim Wenders (Buena Vista Social Club, L’anima di un uomo, Pina Bausch) e Juliano Ribeiro Salgado, figlio dell’artista e anch’egli fotografo.

Il sale della terra non è una semplice ricostruzione dei luoghi e dei momenti che hanno reso famoso nel mondo il fotografo nato ad Aimorés nel 1944, è molto di più. In mano a Wenders-Salgado le orme dell’itinerario dell’artista mineiro diventano acute riflessioni sull’esperienza umana tout-court, uno sguardo esemplare e potente sull’uomo visto come “contraddizione in processo”. Ispirato dal profondo lirismo dei suoi scatti, il film passa abilmente dallo sguardo over del regista tedesco, che interroga il fotografo sulla sua vicenda personale, all’occhio concreto del figlio, che ha accompagnato sul campo il padre nei suoi ultimi viaggi. Cosmogonico, quasi-malickiano, Il sale della terra è un’opera volutamente amorfa, sproporzionata, fuori dallo spazio e dal tempo, alla costante ricerca di un equilibrio plausibile tra metafisica divina e ‘carne del mondo’.

Globe-trotter instancabile, Salgado ha esplorato con il piglio del filologo con una predilezione per la miseria umana, gli outsider, le parti buie della società, ventisei paesi in tutto il mondo, facendosi portavoce silenzioso dei maggiori svincoli della storia contemporanea, immortalando nei suoi innumerevoli reportages le bramosie di centinaia di migliaia di cercatori d’oro brasiliani, stando in prima linea nelle denuncia dei i genocidi africani, rendendo eterne le fiamme divampanti dai pozzi petroliferi del Medio Oriente, indagando i resti quel mondo industriale che non c’è più; andando solo in un secondo momento alla ricerca della “Genesis”(così si chiama la mostra itinerante che il fotografo sta portando in giro per il mondo, ora a New York), verso quel sense of wonder che solo la natura, le sue leggi e i territori incontaminati sono in grado di testimoniare.

La carne del mondo: Il sale della terra, di Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado.
La carne del mondo: Il sale della terra, di Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado.

Migrazioni, strazianti sofferenze, interminabili guerre, nuove forme di sfruttamento: il suo bianco e nero ha immortalato i ghiacci dell’Antartide, è andato alla ricerca dell’origine in Indonesia, Nuova Guinea, Amazzonia e Congo, si è incuneato nelle foreste tropicali e nei deserti africani, inerpicato sulle inospitali vette siberiane e cilene, sublimando il tutto in frame brutali, pugni nello stomaco sobri quanto icastici. Un nostos epico quello di Salgado, di cui Wim Wenders traspone nelle immagini del suo cinema viaggiante l’essenza ‘formale’.

 

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2 Commenti

  • Per conoscenza, la città dove è nato Sebastiao Salgado non fai parte della provincia di Rio de Janeiro. Quindi, lui non è Carioca. Lui è Mineiro,nato nella provincia de Minas Gerais. Le “Minas” del cuore. Dove Lui è inziato ad aprezzare la natura.

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