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LuganoInScena: al via la nuova stagione teatrale contro la crisi

Mark Morris Dance Group dancer Laurel Lynch Mark Morris Dance Group dancer Laurel Lynch
Mark Morris Dance Group dancer Laurel Lynch
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Niente paura! …c’è il Teatro. Si apre la nuova stagione di LuganoInScena con grandi interpreti, affermati e nuovi maestri, musicisti e danzatori di calibro internazionale. A fare da fil rouge nel calendario di tutti gli spettacoli della stagione 2014-2015, lo spauracchio dei nostri tempi: la crisi. Quella crisi economica che purtroppo è spesso generatrice di crisi d’identità.

Ma il teatro, da sempre grande strumento terapeutico, non può che “guardare” lo spettro della crisi con beffardo e sano distacco, come dimostrano spettacoli quali Il prestito, Generazione Disagio, Brugole, Nuda proprietà, dove si parla soprattutto di giovani che osano guardare in faccia la crisi con occhi nuovi, quasi divertiti, come un tempo pagliacci ridevano dei guai per esorcizzarli.

Di relazioni economiche si parla anche in altri spettacoli dove il tema sembra quasi nascondersi: nella corruzione di Messer Nicia e di quell’essere spregevole di Ligurio nella Mandragola, il capolavoro di Machiavelli, il grande statista 500esco sempre alla ricerca della verità delle cose e contro l’ideologia delle cose, o nella visione di una società gretta e approfittatrice descritta con maestria da Gogol nel suo Ispettore Generale, nella divertita sequenza di bizzarri personaggi di Italia anni dieci, diretta con mano sapiente da Serena Sinigaglia e nella struggente tragicommedia La società, uno degli spettacoli più belli della passata stagione, dove a causa di una eredità (morale) gli interessi e gli egoismi privati riescono a distruggere le relazioni più strette e solide.

La Società
La Società
©Manuela Diana

La crisi economica genera crisi d’identità, un modo per fuggire la realtà e nascondersi nella finzione e nella follia, come ben dimostrano il bellissimo spettacolo di Franco Branciaroli Enrico IV, la lettura scenica del terribile Vicario, recitato tra i più bravi attori della nuova generazione e la folle ignoranza dello splendido spettacolo del pluripremiato Tindaro Granata, Invidiatemi come io ho invidiato voi. Fino al giungere al momento più importante della stagione: lo spettacolo diretto da uno dei Maestri del Teatro Mondiale, il grande regista Peter Stein, finalmente a Lugano, che miscela con mano personale e intelligente, crisi economica, d’identità e familiare, in quel grande affresco cupo e commovente che è Ritorno a casa di Pinter. Lo spettacolo è inserito in una personale di Grandi Maestri dove trovano giusto posto la regista siciliana Emma Dante e il nostro ticinese Daniele Finzi Pasca, accanto a loro una carrellata sui nuovi maestri, per guardare con speranzoso sguardo al futuro.

La stagione darà ampio spazio anche al teatro popolare, con Moni Ovadia e il suo teatro musicale, la grande narrazione di Marco Paolini, l’ironia di Neri Marcoré, la surreale comicità di Flavia Mastrella e Antonio Rezza.

Momento importante saranno gli spettacoli dei grandi interpreti: Elisabetta Pozzi, Roberto Herlitzka, Anna Bonaiuto e Giulia Lazzarini, perché un modo di ricucire l’identità smarrita è l’uso sapiente della nostra meravigliosa lingua, e solo dei grandi attori possono aiutarci a farlo.

E come non citare il Focus che LuganoInScena dedicherà al grande poeta Federico García Lorca che con acuta e vibrante sensibilità ha saputo cogliere la crisi dei tempi?

The Mark Morris Dance Group
The Mark Morris Dance Group

Per la Danza la stagione di LuganoInScena ospiterà grandi compagnie internazionali come quella di Mark Morris, l’Étoile del Teatro alla Scala Luciana Savignano che ci racconta il suo amore per il tango e un Focus sulla danza d’autore con artisti che hanno cambiato il modo di intendere la danza contemporanea in Europa.

E per la Musica? Solo grandi eventi: il genio di Bollani, di Piovani e di Elio che rimaneggia il barbiere di Rossini, accanto alla voce incantatrice di Kurt Elling.

Grande magia infine per i più piccoli (ma anche per i grandi!) con il ritorno di Slava’s Snow Show e della poesia di Pollicino, perché anche i piccoli, insieme ai grandi, devono affrontare le loro paure per liberarsene! Potrei andare avanti con gli esempi, ma spero che il messaggio sia arrivato: una stagione di grande qualità alla ricerca di un senso alto e che usa la comicità come atto liberatorio.

In questa direzione vanno lette le Lectio magistralis, di economia, scienza e filosofia, preparate per il pubblico luganese, che danno spessore alla scelte fatte, perché il teatro non sia solo un momento di evasione, ma anche spazio del pensiero, del dubbio, della domanda e (perché no?) della risata rigeneratrice.

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