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Le signore si fanno attendere. Tutte le Dame dei Pollaiolo al Museo Poldi Pezzoli

Le Dame del Pollaiolo Le Dame del Pollaiolo
Le Dame del Pollaiolo
Le Dame del Pollaiolo

Mancano poco meno di due mesi eppure le quattro Dame del Pollaiolo stanno mandando in visibilio tutta Milano, già in febbrile eccitazione per l’imminente Expo.

Una rimpatriata da non perdere quella delle quattro signore del ‘400 che, per la prima volta dalla loro creazione, si riuniranno nelle sale del Museo Poldi Pezzoli di Milano dal prossimo 7 novembre fino al 16 febbraio 2015 per la mostra “Le Dame dei Pollaiolo – Una bottega fiorentina del Rinascimento”.

Dama Poldi Pezzoli
Piero del Pollaiolo (?)
Ritratto femminile (detto Ritratto di dama)
tavola, 45,5×32,7 cm
Milano, Museo Poldi Pezzoli

Ritornata a casa lo scorso 25 luglio dopo la sua trasferta giapponese, la Dama del Poldi Pezzoli, icona dello stesso museo, sarà raggiunta dagli altri tre ritratti femminili firmati Antonio e Piero del Pollaiolo, provenienti dalla Galleria degli Uffizi di Firenze, dalla Gemäldegalerie di Berlino e dal Metropolitan Museum of Art di New York. Accanto alla raffinata bellezza di queste quattro donne saranno esposte un’altra trentina di opere della bottega dei Pollaiolo, con l’intento di indagare meglio sulle figure di questi due celebri artisti del primo Rinascimento italiano.

“E’ una mostra alla quale lavoriamo da quattro anni” – ha spiegato Annalisa Zanni, direttrice del Museo Poldi Pezzoli, in occasione della conferenza stampa di presentazione della mostra avvenuta ieri 9 settembre a Palazzo Marino. “E’ stato un lungo lavoro di studio, di ricerca e di approfondimento, di indagini scientifiche svolte in collaborazione con musei internazionali. E’ una mostra monografica pensata in ogni minimo dettaglio: ogni opera esposta è essenziale e nessuna di esse è sostituibile”.

Dama Berlino
Piero del Pollaiolo (?)
Ritratto femminile
tavola, 45,5×32,7 cm
Berlino, Gemäldegalerie

Attorno ai quattro ritratti di dame, ruoteranno altri lavori, di piccole e medie dimensioni, che faranno luce sulla variegata attività della bottega di Antonio e Piero del Pollaiolo, come il sottotitolo della mostra suggerisce. La storia dell’arte è forse troppo vittima di Vasari: “Ciò che egli ha scritto nelle sue Vite – racconta Aldo Galli, curatore della mostra con Andrea di Lorenzo – è stato sempre assunto con un atteggiamento acritico”. All’epoca infatti l’importanza data alla pittura, alla scultura e all’architettura oscurava tutte le arti minori, di cui le botteghe fiorentine erano ricchissime produttrici. E come tanti altri artisti, anche Antonio del Pollaiolo era innanzitutto un orafo e un disegnatore, qualità che la mostra milanese metterà in luce grazie all’esposizione di sublimi lavori, come la Croce d’Argento del Tesoro di San Giovanni Battista o lo Scudo da parata con Milone di Crotone. E così, buttando un occhio sull’attività delle botteghe quattrocentesche, il team curatoriale dell’esposizione ha potuto constatare, approfondire e raccontare al grande pubblico lo spirito imprenditoriale, la grande professionalità e un’irrefrenata dose di creatività che animava queste attività. “Siamo a Milano – ha commentato Annalisa Zanni – La Milano del lusso, la Milano della moda, del design: il nostro DNA ha origine proprio in queste botteghe rinascimentali!”

Croce d'Argento
Antonio del Pollaiolo e Betto di Francesco, Croce d’argento del Tesoro di San Giovanni Battista. 1457-1459. Lamina d’argento sbalzata, cesellata, incisa, dorata e smaltata. cm201x70x85
Firenze, Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore

La mostra inoltre ridarà importanza alla figura di Piero del Pollaiolo, dei due il fratello minore, relegato da Vasari a semplice aiutante e assistente di Antonio. Ma, come ha affermato Galli, attraverso le indagini scientifiche condotte in collaborazione con molteplici musei stranieri, oggi possiamo attribuire diverse opere alla mano di Piero, riconoscibili da un tratto diverso.

Scudo di Milone
Antonio del Pollaiolo, Scudo da parata con Milone di Crotone, 1460-65
Stucco dipinto e dorato su legno di pioppo. cm118x45,6×30
Parigi, Musée du Louvre, Département des Objet d’Art.

E’ una mostra che parla al femminile: tutto ruota intorno alla bellezza delle Dame, alla sontuosità dei loro abiti, alle loro elaborate pettinature. Quattro donne dalle personalità enigmatiche che i Pollaiolo esprimono attraverso i loro profili e che portano a domandarsi come raccontare la figura femminile oggi.

Dama NewYork
Piero del Pollaiolo
Ritratto femminile
tempera su tavola, 48,9×35,2 cm
New York, The Metropolitan Museum of Art
Bequest of Edward S. Harkness, 1940

Ecco allora che nasce l’idea di portare la mostra nelle piazze meneghine e nei luoghi simbolo della città con uno shooting fotografico. Un team di noti fotografi infatti catturerà i profili femminili di ragazze e donne che si presteranno a posare per realizzare una mostra fotografica che sappia raccontare la donna oggi. Una figura femminile lontano dai canoni estetici e dalle convenzioni, ma che sappia esprimere arte, cultura e storia. E anche bellezza. Perché – dalle parole del vicesindaco di Milano Ada Luicia De Cesaris – “la bellezza in una donna c’è sempre. Dalla sua nascita e per tutta la vita”.

Dama Uffizi
Piero del Pollaiolo
Ritratto femminile
tavola, 55×34 cm
Firenze, Galleria degli Uffizi

La mostra “Le Dame del Pollaiolo – Una bottega fiorentina del Rinascimento” – realizzata grazie al sostegno di Fondazione Bracco – sarà accompagnata da numerosi eventi collaterali che coinvolgeranno svariate istituzioni milanesi. Il primo appuntamento sarà in Triennale, dove dal 26 al 28 settembre si terrà una tre-giorni di eventi e appuntamenti al femminile organizzata dal Corriere della Sera, che avrà come titolo “Il tempo delle donne”.

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