Print Friendly and PDF

Veronese a Verona. “L’illusione della realtà” alla Gran Guardia. La mostra e tutte le foto

Veronese -
Veronese – L’unione virtuosa, 1565-1570

Veronese torna a casa sulle rive dell’Adige con una monografica completa. La Gran Guardia archivia gli ammalianti mappazzoni goldiniani e spalanca orgogliosamente i portoni al maggiore artista nella storia della città: Paolo Caliari, detto appunto il Veronese (1528-1588). A 26 anni da “Veronese e Verona” del 1988 al Museo di Castelvecchio, ritorna in città la “serena olimpicità” del “tesoriere della pittura”, dopo esser stata baciata dalla (ricercata) luce naturale nella trasferta londinese di 3 mesi alla National Gallery (“Veronese. Magnificence in Renaissance Venice“).

Niente luce solare purtroppo nella sua Verona, ma “obbligata illuminazione artificiale come per la mitica mostra del 1939 a Venezia”, comunque sempre 100 e più opere provenienti da prestigiose realtà museali italiane e internazionali come gli Uffizi, i Vaticani, il Louvre, il Getty di Los Angeles e soprattutto l’indispensabile partner espositiva National Gallery “in mostra” con le 4 Allegorie dell’Amore, ritornate tutte insieme in Italia dopo più di 4 secoli.

Totale: 61 dipinti accompagnati dalla “spina dorsale”, che taglia i saloni espositivi in due, dei 46 disegni sotto teca per testimoniare il ruolo principe della progettazione e riflessione grafica nel percorso artistico di Veronese come nella dinamica produttiva del suo atelier. Sale stracolme de “l’incanto del colore puro, fresco, primaverile, vibrante alla luce d’un cielo sereno” citando Venturi del 1929. Sale grandi, amplie e spaziose, ma non abbastanza a contenere “la grandezza” e la grandiosità del Veronese con le sue monumentali impostazioni architettoniche, i suoi teleri da “portego”, le pale d’altare e i quadri da refettorio conventuale come la “Cena in casa di Simone” del 1556 inquadrata e scandita da eleganti “architetture dipinte” magistralmente riprodotte a creare quella “illusione della realtà” sottolineata dal sottotitolo della mostra.

Accanto alla (e alle) affollatissime scene corali dedicate ai banchetti evangelici si susseguono cronologicamente le 6 sezioni espositive: dalla “Giovinezza” del primo “Paolo spezzapreda” (tagliapietra) in contrada San Paolo a Verona, e la successiva formazione di un linguaggio artistico indipendente dalla “Dominante” Venezia, alla Cena in casa di Levi datata 1588-1590 a firma collettiva “Haeredes Pauli” che chiude l’esposizione all’interno della Bottega di Veronese dove fratello e figlio proseguirono per qualche anno il lavoro dell’artista anche dopo la morte.

Un percorso artistico esaustivo che intreccia committenza pubblica e privata, scene mitologiche, sensuali allegorie e svariate declinazioni della religiosità, che testimoniano quanto fosse intenso e originale il sentimento fideistico in cui seppe districarsi e farsi interprete tra Riforma e Controriforma. Risultato: composizioni dalle quali sprigiona “un senso di letizia, di giovinezza, di calma appagante” realizzate con un linguaggio austero e ricco di citazioni classiche che si adattava perfettamente al gusto della nuova classe dirigente veneziana, al suo piacere di vivere. Quella “gioiosa serenità” e “sfolgorante ricchezza” lagunare messa in scena dal Veronese tra quinte architettoniche da lui divinamente inventate. Forse proprio perché come scrisse il Boschini tre secoli e mezzo fa: “L’invencion, la maniera pelegrina Ghe la infuse el Signor, l’Onipotente.”

Veronese - La Bella Nani, 1558-1560
Veronese – La Bella Nani, 1558-1560  (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Doppia Allegoria dell'Amore dalla National Gallery
Doppia Allegoria dell’Amore dalla National Gallery (Veronese, 1565-1570) (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Particolare de "L'uomo virtuoso vince la passione" (Veronese, 1565-1570)
Particolare de “L’uomo virtuoso vince la passione” (Veronese, 1565-1570) (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
La "spina dorsale" dei Disegni
La “spina dorsale” dei Disegni (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

“HEBBE ANCORA INTENTO D’IMITAR LA NATURA,

FINE, CHE SI PROPONE OGNI PITTORE…

MA ESSENDO PAOLO DI GENIO NOBILE,

NE APPAGANDOSI DI ORDINARIE FORME,

PIU’ BELLA LA DIPINSE”

(Carlo Ridolfi, Le Maraviglie dell’Arte, Venezia, 1648)

Veronese - Marco Curzio, 1551
Veronese – Marco Curzio, 1551
Veronese verona
(Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Veronese - Matrimonio mistico di Santa Caterina, 1570-1575
Veronese – Matrimonio mistico di Santa Caterina, 1570-1575
Veronese - Matrimonio mistico di Santa Caterina, 1570-1575
Veronese – Matrimonio mistico di Santa Caterina, 1570-1575 (particolare)
La "spina dorsale" dei Disegni
La “spina dorsale” dei Disegni (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Veronese - Tribolazioni di Sant'Antonio Abate, 1552-1553
Veronese – Tribolazioni di Sant’Antonio Abate, 1552-1553
Veronese Verona
(Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Veronese - Perseo libera Andromeda, 1575-1580
Veronese – Perseo libera Andromeda, 1575-1580 (particolare)
Veronese Verona
(Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Veronese - l'unione virtuosa, 1575-1570
Veronese – L’unione virtuosa, 1565-1570
Le 4 Allegorie dell'Amore in fila (Veronese, 1565-1570)
Le 4 Allegorie dell’Amore in fila (Veronese, 1565-1570) (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
L'Amore disonesto sconfitto e La donna contesa
L’Amore disonesto sconfitto e La donna contesa (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
La donna contesa e L'uomo virtuoso vince le passioni
La donna contesa e L’uomo virtuoso vince le passioni (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Veronese - La Conversione della Maddalena, 1548-1550
Veronese – La Conversione della Maddalena, 1548-1550
Doppio Veronese: Giuditta con la testa di Oloferne (1575-1580) e Marte e Venere (1580)
Doppio Veronese: Giuditta con la testa di Oloferne (1575-1580) e Marte e Venere (1580) (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Veronese - Ritratto di gentiluomo, 1560
Veronese – Ritratto di gentiluomo, 1560
Veronese - Portelle d'organo - Due santi vescovi, 1558-1561
Veronese – Portelle d’organo – Due santi vescovi, 1558-1561
Veronese - Deposizione di Cristo, 1546-1549
Veronese – Deposizione di Cristo, 1546-1549
Veronese: Predica del Battista, 1565-1570, e Crocifissione, 1575
Veronese: Predica del Battista, 1565-1570, e Crocifissione, 1575 (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
La "donna inginocchiata col bimbo" ne "La Predica del Battista"
La “donna inginocchiata col bimbo” ne “La Predica del Battista”
Veronese - Riposo durante le fuga in Egitto, 1572-1573
Veronese – Riposo durante le fuga in Egitto, 1572-1573
Haeredes Pauli - Cena in casa di Levi, 1588-1590
Haeredes Pauli – Cena in casa di Levi, 1588-1590

INFORMAZIONI UTILI

Paolo Veronese. L’illusione della realtà

Verona, Palazzo della Gran Guardia
5 luglio – 5 ottobre 2014

A cura di Paola Marini e Bernard Aikema

Orari
da lunedì a giovedì, sabato e domenica: dalle 10.00 alle 21.00
venerdì dalle 10:00 alle 22.00

(chiusura biglietteria un’ora prima)

BIGLIETTI PER PRIVATI
SENZA PRENOTAZIONE
(acquistabili solo in mostra)

€12 – intero
€ 9 – ridotto per: studenti di 18 anni e studenti universitari con libretto, maggiori di 65 anni, possessori del biglietto di ingresso ai Musei Civici di Verona, possessori biglietto di ingresso “Torre dei Lamberti +GAM”, possessori della Verona Card, possessori di carta ICOM, possessori di ATV Mover Card e biglietto ATV giornaliero, trigiornaliero e settimanale, possessori di biglietto ferroviario DB-ÖBB EuroCity, possessori del biglietto delle mostre del circuito Scopri il Veneto di Veronese
€ 6 – minorenni (7 – 17 anni), accompagnatori di disabili
gratuito – bambini fino ai 6 anni, disabili, dipendenti MIBAC, giornalisti tesserati, guide turistiche con patentino

CON PRENOTAZIONE

online: www.geticket.it
call center: 848 002 008
da lunedì a sabato, ore 9.00-18.00

Informazioni
T + 39 045 8062611
F +39 045 8010729
castelvecchio@comune.verona.it
Museo di Castelvecchio, Corso Castelvecchio 2, 37121 Verona

Ufficio Stampa Electa
T +39 02 71046250
imaggi@mondadori.it

Flavio Tosi e la curatrice,
Flavio Tosi e la curatrice, Paola Marini (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

Foto Crediti: Luca Zuccala © ArtsLife

Commenta con Facebook

  • I giornalisti tesserati, tutti, non pagano il biglietto. Gli insegnanti di Storia dell’Arte, al contrario son tenuti a pagarlo. Per favore qualcuno lo faccia sapere alla ministra Giannini e al ministro Franceschini. Altra casta quella dei giornalisti, per questo non sono credibili quando criticano le altre caste.

leave a reply

*