Print Friendly and PDF

Vincent Van Gogh / Antonin Artaud. “Il suicidato della società” al Museo d’Orsay

vangogh artaud

“Un matto Van Gogh? (…) Io non conosco un solo psichiatra capace di scrutare un volto di uomo con una forza così schiacciante, e dissecarne come con un bisturi l’essenza psicologica.” (Antonin Artaud)

 

Lo spunto per ideare e allestire questa mostra dedicata al grande artista olandese è un saggio di Antonin Artaud (1896-1948) intitolato Van Gogh il suicidato della società. Sul finire del 1946, Pierre Loeb (1897-1964), fondatore dell’omonima galleria parigina, invitò Artaud a curare la stesura di uno scritto su Van Gogh ritenendo che un intellettuale del suo calibro, afflitto da disturbi psicologici e nervosi così gravi da provocarne il suo internamento per 9 anni in un ospedale psichiatrico, fosse la persona più adatta a parlare di un pittore ritenuto un malato mentale. Artaud che all’epoca curava la stampa delle sue opere, non fu granché entusiasta del progetto.
La pubblicazione di brani tratti dal libro dello psichiatra François-Joachim Beer, Du démon de Van Gogh, in occasione dell’inaugurazione della mostra Vincent Van Gogh al Museo dell’Orangerie di Parigi alla fine di gennaio del 1947, scatenò un feroce dibattito. Artaud contestò il quadro clinico della follia che affliggeva il pittore olandese stilato da Beer e, con un’analisi diametralmente opposta a quella dello psichiatra francese, accusò l’intera società di aver spinto Van Gogh al suicidio mostrandogli indifferenza e impedendogli di rivelare scomode verità. “Ed è così che Van Gogh è morto suicida, perché l’accordo dell’intera coscienza non ha più potuto sopportarlo”.

Vincent van Gogh - Il dottor Paul Gachet
Vincent van Gogh – Il dottor Paul Gachet

Dopo una breve visita della mostra all’Orangerie, Artaud prese spunto da un catalogo e da due libri illustrati a colori – Vincent van Gogh con un testo di Wilhelm Uhde, pubblicato da Phaidon nel 1936 e Van Gogh di Anne Marie Rosset, pubblicato da P. Tisné 1941 – per immergersi nell’opera del pittore. Artaud si fece inoltre leggere ad alta voce da Paule Thévenin, che lo aiutava nella stesura di questo scritto, le lettere che Vincent scrisse al fratello Theo. Il testo redatto su un quaderno di scuola in maniera frammentaria, con ripetizioni e in parte composto seguendo l’estro del momento fu dettato tra l’8 febbraio e il 3 marzo 1947 a Paule Thévenin che lo trascrisse. Il libro fu poi pubblicato alla fine del 1947 dall’editore K éditeur.
Partendo dall’analisi e dalle affermazioni dello stesso Artaud, il percorso museale dal carattere inedito si snoda attraverso alcune opere di Van Gogh conosciute da Artaud e riunite in base alle scelte di quest’ultimo.
Il titolo della mostra deriva dal titolo del libro di Antonin Artaud, Van Gogh il suicidato della società, © Editions Gallimard, 1974.

“Un portacandela su una sedia, una poltroncina di paglia intrecciata/un libro sulla poltroncina,/ecco il dramma chiarito./Chi entrerà?/Sarà Gauguin o un altro fantasma?” (Artaud a proposito de “La poltrona di Gauguin” di Van Gogh)

Vincent van Gogh - La poltrona di Gauguin
Vincent van Gogh – La poltrona di Gauguin

“Van Gogh era uno squilibrato con eccitazioni violente di tipo maniacale, con scatenamenti brutali come manie rabbiose (…) La sua mancanza di ponderazione mentale si rivelava nell’eccentricità: ingoia colori, minaccia Gauguin e il dottor Gachet, esce di notte per dipingere alla luce di una corona di candele fissata sul cappello. Ossessionato da idee di autocastrazione, si mozza il lobo di un orecchio…” (François-Joachim Beer)

Vincent van Gogh - Ritratto di artista con cavalletto
Vincent van Gogh – Ritratto di artista con cavalletto
Vincent Van Gogh - Strada di campagna in Provenza di notte
Vincent Van Gogh – Strada di campagna in Provenza di notte

INFORMAZIONI UTILI

Van Gogh/Artaud. Il suicidato della società

Dall’11 marzo al 6 luglio 2014
Museo d’Orsay 1, rue de la Légion d’Honneur, 75007 Parigi
Museo e mostre aperti dalle 9:30 alle 18
il martedì, il mercoledì, il venerdì, il sabato e la domenica
il giovedì dalle 9:30 alle 21:45
vendita dei biglietti fino alle 17, il giovedì fino alle 21

Tariffa intera: 11 €
Tariffa ridotta: 8,50 €
Per i giovani dai 18 ai 25 anni non cittadini e non residenti da lunga data in un paese dell’Unione europea
Per tutti dalle ore 16:30 (eccetto il giovedì)
Per tutti, il giovedì per l’apertura notturna, dalle ore 18

Commenta con Facebook

leave a reply

*