Print Friendly and PDF

Antoniazzo Romano, pictor urbis, in mostra a Palazzo Barberini

Chiesa di San Pietro, cappella della Croce, Antoniazzo Romano, Madonna con il Bambino e i santi Pietro e Paolo e il committente Onorato Caetani

1 novembre 2013 – 2 marzo 2014, Roma, Palazzo Barberini

Se vi è sfuggita o non avete avuto ancora tempo, nessun problema: la mostra sull’unico artista romano di spicco nella produzione pittorica dell’urbe nella seconda metà del 1400, Antonio di Benedetto Aquili, detto Antoniazzo Romano (Roma, 1435/1440 – 1508), è stata prorogata fino al 2 marzo.

Antoniazzo fu lodato dal Vasari e lavorò prevalentemente a Roma nella sua bottega a via della Cerasa, l’odierna piazza Rondanini. Questa mostra, curata da Anna Cavallaro, studiosa appassionata di Antoniazzo, e Stefano Petrocchi, è la prima monografica su questo artista. Ha inoltre il pregio, non secondario, di essere stata l’occasione per la campagna di restauri delle più importanti opere esposte di Antoniazzo a cura dalla Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico e il Polo museale di Roma e della Soprintendenza per il Patrimonio Storico e Artistico del Lazio.

Questo artista rappresenta il punto d’incontro tra la tradizione (i fondi d’oro di matrice medievale-bizantina e la bellezza ieratica delle figure) e le novità dell’arte umanistica, come la prospettiva e un maggior sviluppo volumetrico e plastico dei personaggi. Si formò ed entrò in contatto con Benozzo Gozzoli, Piero della Francesca, Domenico Ghirlandaio, Melozzo da Forlì e il Perugino.

Roma, Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini, inv. 4219, Antoniazzo Romano, Natività e i santi Andrea e Lorenzo

Circa 50 sono le opere, provenienti da musei italiani pubblici, privati e da collezioni private (Umberto Veronesi e Fondazione Santarelli), esposte nelle spaziose sale che ne consentono una visione a diverse distanze, necessarie per apprezzare sia la raffinatezza dei particolari che la visione di insieme, come per gli affreschi staccati della Camera di Santa Caterina, per la prima volta riuniti dalle loro sedi di provenienza (Chiesa Santa Maria sopra Minerva e Ordinariato Militare a Magnanapoli). La committenza delle pale d’altare, dei quadri devozionali, dei cicli decorativi di Antoniazzo non era costituita dalla corte pontificia ma dalle confraternite, dai prelati stranieri o dai rappresentanti dell’aristocrazia di provincia, un pubblico legato alla tradizione artistica e culturale. L’ultima tavola realizzata a Roma, per il giubileo del 1500, Annunciazione e il cardinale Torquemada, si trova ancora sull’altare della cappella della confraternita dell’Annunziata della Chiesa di Santa Maria sopra Minerva.

Roma, Chiesa di Santa Maria sopra Minerva, Antoniazzo Romano, cappella dell’Annunziata, Annunciazione e il cardinale Torquemada

Alcuni documenti originali: codici miniati, lettere, il testamento e la divisione dei beni degli eredi di Antoniazzo, consentono di completare il contesto e il profilo del pittore e console dell’università dei pittori e miniatori di Roma. Nel 1478 redige gli Statuta Artis Picturae, approvati da Sisto IV, che regolano l’attività professionale degli artisti e la vita nelle botteghe. Sul frontespizio, il protettore della corporazione, San Luca riceve gli statuti dell’Università dei Pittori, dalle mani di Antoniazzo.

L’ultima sezione della mostra è dedicata all’influenza di Antoniazzo sulla pittura dell’Italia centrale, attraverso suo figlio Marcantonio Aquili, l’umbro Pancrazio Jacovetti, l’abruzzese Saturnino Gatti e altri. Un itinerario cittadino, realizzato con la collaborazione del Comune di Roma, guida il pubblico alla scoperta delle testimonianze dell’arte di Antoniazzo e della sua bottega presenti in numerosi edifici storici romani, basiliche e chiese.

Chiesa di San Pietro, cappella della Croce, Antoniazzo Romano, Madonna con il Bambino e i santi Pietro e Paolo e il committente Onorato Caetani

_________________________________

INFORMAZIONI UTILI:

Antoniazzo Romano pictor urbis
1 novembre, 2013 – 2 marzo, 2014
Palazzo Barberini Via delle Quattro Fontane 13, Roma
Orari Dal martedì alla domenica, 10.00 -19.00 (la biglietteria chiude alle 18.00) Chiuso il lunedì.
Biglietti Intero  €8,00  Ridotto €6,00 Cittadini UE maggiori di 65 anni, gruppi di almeno 15 persone, titolari di apposite convenzioni, insegnanti, studenti e docenti UE di Architettura, Lettere (indirizzo Archeologico o Storico-Artistico), Conservazione dei Beni Culturali e Scienze della  Formazione,  Accademie di Belle Arti.
Ridotto speciale € 3,00  Minori di 18 anni inclusi gli   extracomunitari, scuole primarie e secondarie, visitatori con  biglietto di ingresso a pagamento della Galleria.
Gratuito:  Minori di 6 anni inclusi extracomunitari, membri dell’ I.C.O.M., giornalisti, dipendenti MiBACT, portatori di handicap e accompagnatore, guide e interpreti turistici, 2 insegnanti per classe.
Mostra + Galleria: €10,00
Info mostra Tel 06 32810
itinerario cittadino www.galleriabarberini.beniculturali.itwww.gebart.it

Commenta con Facebook

leave a reply

*