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AISTHESIS: Luce e Spazio a Villa Panza

ALL’ORIGINE DELLE SENSAZIONI

Turrell – Afrum I (white)

Dal 27 novembre 2013 al 2 novembre 2014 – Villa Panza, Varese

“Ganzfeld” significa “campo totale”. “Campo totale” significa “deprivazione sensoriale”. E sono proprio i sensi ad essere presi, ingannati, deformati e congelati in nuove sicurezze che crollano in un batter di ciglio nelle opere di Irwin e Turrell.

I due maestri dell’arte ambientale americana sono ospiti a Villa Panza con “AISTHESIS – All’origine delle sensazioni”. Presenti già dagli anni ’70 nella lungimirante collezione di Giuseppe Panza, articolano per tutta la villa proiezioni, installazioni, opere site-specific e interventi sull’architettura. Questi acuti sperimentatori californiani, portando con sé l’immensità dei loro studi e della loro terra, mettono in relazione due elementi creativi: la luce in quanto anima di forme e colori e lo spazio in quanto supporto multidimensionale. Michael Govan, direttore del LACMA e curatore della mostra, ama sottolineare la profonda rivoluzione che i due autori portarono nell’ambiente artistico americano della fine degli anni ’60, allontanandosi dalla materialità del’oggetto.

Irwin – Varese Window Room

“Per me una mostra non è una dichiarazione, ma un esperimento” (Robert Irwin)

Robert Irwin, classe 1928, vive e lavora a San Diego dove divenne, nei primi anni Sessanta, il pioniere del movimento “Light and Space”. Risalgono già a quegli anni gli squarci sul cielo e sui giardini della villa “Varese Portal Room”, “Varese Window Room” e “Varese Scrim”, le tre opere site-conditioned che sfruttano le vibrazioni dei raggi naturali per creare un labirinto geometrico di ombra e luce nelle stanze della magione. Oltre a queste alterazioni dell’ambiente, aiutate spesso da velari di nylon, alcune opere storiche “Untitled” che ragionano sull’evasione dalle forme e dai supporti tradizionali dell’arte a favore di una fisicità indeterminata. Tra queste “Untitled. Column”, una sottile colonna triangolare di plastica trasparente, infrange la luce lungo il moto solare.

Ed è grazie ad Irwin che Giuseppe Panza entra in contatto col giovane Turrell, col quale il maestro, tra il 1968 e il 1969, conduceva esperimenti sui campi percettivi totali e sulla deprivazione sensoriale. Mosso dalla sua educazione quacchera volta alla ricerca della luce interiore e ai suoi studi in Psicologia della percezione, Turrell lavora alla ricerca della manipolazione dei sensi tramite gli spazi.

Robert Irwin, Villa Panza

La mostra rapisce da subito con gli “Holograms”, complessi e imprevedibili ologrammi su acrilico e laminato, vetro e specchio, realizzati per assoggettare il movimento delle forme e dei colori al punto di vista umano. Ancora inganni e stupore con “Afrum I (White)” o “Shanta(Blue)”, progetti acquistati da Panza negli anni ’60 e per la prima volta realizzati per questa mostra, per cui lo spettatore entra in una stanza vuota se non per la presenza fatiscente di un cubo di luce che, a fatica per gli occhi e per la mente, si rivela una proiezione. Con “Virga” poi, Turrell realizza un ambiente illuminato da un lucernario e da luce fluorescente che disegnano sulle pareti delicati giochi di colore: anche qui la mente è il pennello e la luce la tempera di questo pittore dell’illusione.

Ma il masterpiece della Villa è senza dubbio “Ganzfeld”, un ambiente immersivo installato per creare nei fruitori uno stato meditativo asensoriale. I visitatori, in piccoli gruppi, sono invitati a vivere questa esperienza dopo lunghe raccomandazioni sulla potenziale pericolosità dell’opera d’arte… comincia dunque il viaggio. “Non si è più sicuri di quale sia l’alto e quale il basso” dice lo stesso Turrell del suo sofisticatissimo spazio di cui non si comprendono i confini.
Uno scherzo della guida? Un cubo di schermi? Un banco di nebbia? O mi trovo nell’Al di là? Queste e altre mille domande passano per la mente di chi, per quei lunghissimi dieci minuti, sosta all’interno del campo totale, dell’ambiente creato dall’artista che, grazie all’incontro di arte, psicologia e tecnologia, porta alla perdita momentanea dei cardini spaziali e sensoriali. Un’esperienza commovente e spaventosa.

Turrell – Ganzfeld

“Non sono un artista della Terra, sono completamente coinvolto nel Cielo” (James Turrell)

A corredo della mostra è presente una sezione documentaria con la corrispondenza, le fotografie e i progetti provenienti dal The Getty Research Instituite di Los Angeles e dal Guggenheim Museum di New York, che intende raccontare le connessioni e i rapporti intercorsi negli anni tra Giuseppe Panza, Robert Irwin e James Turrell, oltre a interviste e video.

 

INFORMAZIONI UTILI

AISTHESIS – All’origine delle sensazioni Robert Irwin e James Turrell a Villa Panza

Villa e Collezione Panza, Varese

Dal 27 novembre 2013 al 2 novembre 2014

Aperto tutti i giorni tranne i lunedi non festivi: ore 10-18
Domenica e festivi: ore 10-20
Ultimo ingresso: 45 minuti prima della chiusura

Adulti: € 12,50 (Martedi e mercoledì € 10)
Iscritti FAI: € 6,00
Bambini (4-14 anni): € 6,00
Studenti (15 -26 anni): giorni feriali: € 8,00
Fine settimana e festivi: € 10,00
Famiglie (genitori con ragazzi sotto i 15 anni): € 30,00
Visite guidate su prenotazione
Visite per gruppi dal martedì al sabato mattina prenotando al numero 0332/283960

 

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2 Commenti

  • fantabulous ! se varese non fosse lontana ci andrei apposta per vedere quanto raccontato. nn so chi abbia scritto, ma è molto invogliante…

  • ottima descrizione! viene voglia di provare quanto descritto nell’articolo…

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