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Josef Albers. Sublime Optics

26 Settembre 2013 – 6 Gennaio 2014, Milano

Ritorna dopo 80 anni e la città meneghina lo accoglie con grande entusiasmo. E’ Josef Albers (1888-1974), le cui opere sono in mostra alla Fondazione Stelline di Milano, a due passi dal Cenacolo Vinciano in Santa Maria delle Grazie e da Brera, vista da Albers come un Pantheon dei più grandi maestri del Rinascimento, da Piero della Francesca a Mantegna.

Fu Wassily Kandinsky nel 1934 – ad un anno dalla chiusura del Bauhaus, di cui Albers fu studente e poi docente dal 1920 al 1933 – a portare per la prima volta l’artista a Milano, dove espose alcune sue stampe presso la Galleria “Il Milione”. “Rispetto ad allora, quando il suo percorso artistico era ancora in divenire, oggi vediamo le sue opere in maniera completamente diversa” – spiega Nicholas Fox Weber, direttore della Josef and Anni Albers Foundation, grazie al cui contributo è stato possibile organizzare la retrospettiva odierna.
La sua arte – all’epoca poco compresa – dominata  da disegni geometrici tutti simili tra loro, con l’obiettivo di indagare gli effetti della percezione, è oggi considerata un perfetto esempio di coerenza e purezza del suo pensiero. “Omaggio al Quadrato” è la sua serie più nota (cominciata nel 1949): una semplice ripetizione di quadrati sovrapposti che, grazie a colori diversi, crea un effetto ottico di profondità.

Curata e allestita da Nick Murphy (Projects Director della Josef and Anni Albers Foundation), Josef Albers. Sublime Optics mette in mostra 78 lavori dell’artista, dai rari disegni giovanili, ai dipinti astratti, fino ai vetri colorati e sabbiati. 78 opere realizzate dal maestro del Bauhaus dall’inizio della sua carriera artistica, quando insegnava a Vestfalia, fino agli ultimi giorni della sua vita, fino all’ultimo Omaggio al Quadrato.

Josef Albers, White Cross (1937)

Il progetto dedicato a Josef Albers si arricchisce di altri eventi e mostre collaterali che mirano a mettere in risalto il concetto didattico di formazione, richiamando il ruolo dell’Albers insegnante. Da qui l’idea di continuare il percorso espositivo all’Accademia di Brera (visitabile dal 2 ottobre al 1° dicembre), allestendo “Imparare a vedere. Josef Albers professore, dal Bauhaus a Yale” proprio davanti alle aule di pittura che hanno visto passare i più grandi nomi della storia dell’arte. La mostra braidense, curata da Samuele Boncompagni e Giovanni Iovane, mette l’accento sull’innovativo metodo di insegnamento dell’artista tedesco che usava affermare: “Io non ho insegnato pittura, perché non può essere insegnata. Io ho insegnato a vedere”, citazione che ha ispirato il titolo della mostra.

Ma non finisce qui. La Fondazione Stelline ha conivolto anche il Carcere di Bollate e E.S.T.I.A. Cooperative Sociale Onlus che con la Compagnia del Teatro In-Stabile del Carcere realizzerà uno spettacolo ispirato ai testi di Josef Albers. Le persone detenute potranno partecipare a workshop organizzati insieme all’Accademia di Belle Arti di Brera, in linea con il pensiero dell’artista che intendeva rendere l’arte accessibile al maggior numero di persone possibile. Inoltre lunedì 30 Settembre ore 18.00, proprio presso la Casa di Reclusione di Milano-Bollata | Teatro In-Stabile, Nicholas Fox Weber terrà una Lecture con la quale introdurrà i presenti ai temi della mostra e dell’opera di Josef Albers.

Josef Albers, Variant / Adobe, rosa arancio circondati da 4 grigi, Variant / Adobe, Pink Orange Surrounded by 4 Grays, 1947 – 1952

Josef Albers nasce il 19 Marzo 1888 a Bottrop, in Vestfalia. Dopo aver compiuto studi artistici a Berlino e Monaco, nel 1920 entra nella Bauhaus a Weimar. Nel 1923 è nominato docente del Corso Preparatorio, un corso obbligatorio per tutti i nuovi studenti, che Albers continua quando la scuola si trasferisce nel 1925 a Dessau.
Si trasferisce poi con la moglie Anni, nel 1933, negli Stati Uniti,dove viene incaricato di istituire una Facoltà d’Arte presso il Black Mountain College, nella Carolina del Nord, dove rimane fino al 1949.
In questo periodo inizia la serie di opere Omaggio al Quadrato, dipinti a olio su masonite, e nel ’50 accetta la nomina a Direttore della Facoltà di Design dell’Università di Yale.
Nel 1971 Josef Albers è stato il primo artista vivente a cui il Metropolitan Museum of Art di New York ha dedicato una retrospettiva. 

Particolarmente apprezzato negli Stati Uniti, Josef Albers nel 2012, con la vendita delle sue opere ha realizzato  $10.777.929, con un incremento del 105,2% rispetto all’anno precedente, facendo salire l’artista dalla 155^ alla 147^ posizione nella classifica generale. Un percorso altalenante quello di Josef Albers sulle piazze del mercato dell’arte che lo vedono raddoppiare il suo fatturato dal 2004 al 2005 (da $2.920.880 a $5.443.037), e ancora dal 2005 al 2006, anno in cui tocca l’apice con $11.925.653, per poi dimezzare la cifra nel giro di due anni, fino alla crescita dell’ultimo anno.

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INFORMAZIONI UTILI

Titolo: Josef Albers. Sublime Optics

Apertura: 26 Settembre 2013 – 6 Gennaio 2014

Sede: Fondazione Stelline, Corso Magenta 61, Milano

Per maggiori informazioni clicca qui.

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