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Dal TEFAF 2013, la fiera che crea le tendenze

Mariolina Bassetti (Head Contemporary da Christie's) e il dealer Marco Voena mentre chiacchierano tra gli stand del Tefaf 2013
Mimmo Di Marzio, il collega de “Il Giornale”, a spasso tra gli stand del Tefaf 2013 durante l’anteprima per la stampa internazionale 

<COMUNICATO STAMPA CONCLUSIVO UFFICIALE>

Sabato 16 marzo 2013. Di ritorno dall’inaugurazione del “Tefaf 2013”

del nostro direttore Paolo Manazza 

Una inaugurazione da ricordare quella del Tefaf nel marzo 2013. La ventiseiesima per questa mega fiera che, negli ultimi dieci anni, sì è di fatto trasformata nell’evento cult per il mercato (internazionale) dell’arte primaverile di ogni anno. Ormai è un dato certo. Chi non conosce il Tefaf è “out”. Fuori dal circuito. Fuori da una passione che ha a che fare più con il cuore e il cervello che con il portafoglio. In Italia, la massa delle persone che gravitano intorno all’arte lo fa per questioni di semplice business. E di rincorsa al prestigio. O sognano i soldi o ne hanno talmente tanti da sognare di ambire alla fama della cultura. Ma il circuito colto, quello che ha trasformato in quasi trent’anni questa mostra-mercato in una vetrina sofisticata e per alcuni versi sperimentale dell’arte, è cinico e tranchant. Non considera nemmeno di striscio le contaminazioni di sottocultura arrogante. Chi passa di qua o capisce e si incanta, ricavandone piacere e il rischio di buon investimento, oppure millanta e basta. E viene isolato all’istante. Nemmeno giudicato. Compatito e basta. Insomma una cosa è certa. Se volete visitare questa straordinaria fiera, dell’arte dovete esserne veramente innamorati. Altrimenti vi annoierete a morte. Meglio andare a Basilea, dove tra uno stand e l’altro vi può tranquillamente capitare di assistere a qualche performance trasgressiva. Più consona, forse, alla televisione generalista degli anni Novanta che al palato raffinato.

Un olio di Richter appena appeso a una parete del Tefaf 2013, fotografato durante il vernissage per la stampa 

Detto questo devo dire che questa edizione, oltre all’incanto, mi ha lasciato sulla pelle strane sensazioni, per lo più provenienti dal pubblico del vernissage. Da qualche anno, infatti, gli organizzatori hanno puntato su una diversificazione orizzontale della vetrina. Seguendo le ciniche tendenze di una società globalizzata che, di fatto, ha implementato la distanza tra ricchi e poveri. Già l’anno scorso la durissima selezione per partecipare alla giornata di “preview” offriva chiaramente l’idea del percorso intrapreso. Da una parte i billionaire. Dall’altra i “poveri ricchi”. I collezionisti medi. Quelli, per intenderci, che da sempre hanno fatto la storia dell’arte e del suo mercato. Era già accaduto a Basel con una doppia inaugurazione che aveva fatto infuriare non poco gli storici connoisseur, separati dai “nuovi ricchi” cinesi, russi, indiani e messicani. Pronti a spendere senza capire bene perché e su cosa. Quest’anno la “preview” super blindata del Tefaf (di giovedì 14 marzo), aperta solo a selezionatissimi giornalisti di tutto il mondo e appunto una platea di vip e miliardari, aveva un sapore particolarmente acido. Forse per la coincidenza perfetta con l’annuncio del nuovo papa Francesco presentatosi al mondo intero con una semplicità  disarmante. O per il sapore di decadenza assoluta delle facce in circolazione. Con una mondo sempre più diviso tra persone che arrancano per pagarsi la spesa e altre che spendono e spandono, era difficile non accusare un leggero senso di nausea. Nel saluto alla stampa mondiale, il nuovo papa della Chiesa cattolica ha detto “vorrei una chiesa povera per i poveri” e ancora “tra noi e la stampa c’è un accordo sugli scopi. Il vostro e il nostro lavoro è alla ricerca sempre della verità, della bontà e della bellezza”. Già, la bellezza finalmente coniugata con la verità e la bontà. Che straordinaria intuizione. Questa è la rivoluzione che si annuncia nel mondo, non solo cattolico.

Una parete della mitica Landau Fine Art con due opere italiane. A sinistra un Giuseppe Capogrossi, a destra un piccolo Giorgio de Chirico. Fuori dalla foto, sulla sinistra, campeggiava una scultura di Marino Marini

Con queste premesse, sulla circolazione quasi materiale di simili idee, ancora una volta il circuito dei mercanti del Tefaf di Maastricht è riuscito a stupirmi. Spiazzando forse persino gli organizzatori. Era già accaduto nel marzo del 2009, quando la fiera aveva aperto i battenti mentre sugli schermi delle agenzie internazionali viaggiavano le immagini del truffatore newyorchese Madoff, emblema assoluto di un capitalismo avido, mentre veniva trasferito dal carcere al tribunale per beccarsi una condanna esemplare. Allora, di fronte allo sbandamento assoluto dei mercati finanziari e l’idea che fosse al capolinea il mondo degli speculatori rampanti occupati a spendere milioni di dollari, raccolti sulle spalle dei piccoli investitori, sulle blue-chip dell’arte, la platea delle prestigiose gallerie del Tefaf mi aveva scosso. Facendo sparire di colpo le opere super milionarie, per riempire gli stand di squisite tele e oggetti raffinatissimi offerti a prezzi molto più avvicinabili. Come se avessero capito all’istante che l’epoca dei top-price, delle truffe, dei milioni spesi più per farsi vedere che per collezionare, fosse definitivamente conclusa. E che il mercato stesse virando verso un raccoglimento intorno ai veri estimatori. I collezionisti colti.

Mariolina Bassetti (Head Contemporary da Christie’s) e il dealer Marco Voena mentre chiacchierano tra gli stand del Tefaf 2013

Tra le righe è accaduto qualcosa di simile anche quest’anno. Noi giornalisti siamo entrati alle 10, insieme a qualche decina di super-super-vip. Mentre il grosso degli invitati, selezionatissimi ma in crescita rispetto all’anno scorso (come appunto i miliardari nel mondo in fiamme) ha cominciato ad arrivare verso mezzogiorno. In queste due ore di “campo libero” (detto tra noi dovrebbero essere almeno tre le ore di libertà alla stampa, perché solo così riesci sul serio a capire le tendenze in corso) la sensazione è stata simile a quella vissuta nel 2009. Questa volta non sulla qualità delle opere esposte. Per altro ancora più alta, nella media, rispetto all’anno scorso. Questa volta a stupirci in generale sono stati altri due aspetti. La media dei prezzi richiesti, inspiegabilmente  più bassa rispetto al 2012. E la cordialità di molti galleristi internazionali di altissima gamma. Da sempre abbiamo sostenuto che la protervia dei mercanti è tra le prime colpe di un mercato (soprattutto italiano) che allontana e spaventa potenziali nuovi collezionisti. Visitando gli stand abbiamo trovato galleristi molto disponibili a chiacchierare, presentando le loro splendide opere. Aperti anche a confrontarsi con noi sui prezzi.

Il magnifico stand della galleria Van Haeften al Tefaf 2013

Tra le opere più belle, negli Old Master, la bellissima e seicentesca tela “L’incontro tra Odisseo e Nausica” (117,5×194 cm) di Jacob Jordaens (1593-1678) nello stand di Jhonny van Haeften (Il dipinto era venduto per £2,057,250 partendo da una stima di £500,000 – £800,000 e realizzando il nuovo record mondiale per l’artista lo scorso 4 dicembre da Christie’s a Londra). Un quadro il cui cartone preparatorio è esposto in contemporanea nello stand di Jean-Luc Baroni. Magnifica la piccola “Crocefissione” su rame (15×25 cm) di Jan Brueghel il Vecchio nello stand de Jonckhere. Mentre da Rob Smeets (il gallerista di origini olandesi un tempo a Milano e da alcuni anni trasferitosi a Ginevra) fa bella mostra di sé un ritratto dipinto intorno al 1515 da Joos van Cleve (1485-1540). O da The Weiss Gallery una altro ritratto di una “Nobildonna sconosciuta italiana” uscito dalle mani di Anthony van Dyck (1599-1641). Molto belle anche le opere presentate dai galleristi italiani (cliccando qui andate su una pagina dedicata solo a loro). Per la cronaca sin dalle prime ore Altomani, Di Castro, Lodi, Piva e Cesati hanno avuto ottime trattative in corso.

Un’immagine dello stand Gagosian al Tefaf 2013 di Maastricht con in primo piano la scultura di Jeff Koons “Metallic Venus”

Più ampia del solito la parte del Tefaf che espone opere d’arte moderna e contemporanea. Qui alcune gallerie imperdibili sono lo stand Gagosian Gallery, nel quale campeggia una “Metallic Venus”, di Jeff Koons (n. 1955). Una versione delle tre esistenti. Offerta a 6 milioni di dollari. L’atteggiamento del celebre gallerista è fuori tema rispetto a quello che abbiamo scritto sopra. In fondo al suo stand una porta introduce a un’ampia stanza dove Larry (che proverbialmente non rilascia dichiarazioni ed è soprannominato “The Shark”) stava colloquiando amabilmente con celebri billionaire. Mentre di fianco alla statua di Koons campeggiava la figura stolida di un goffo uomo della sicurezza che faticava persino a comprendere di spostarsi mentre noi si fotografava la statua. Ben diversa l’atmosfera nello stand Kukje Gallery, dove campeggiava “Ablutions” su un display al plasma. Un bellissimo video di Bill Viola (n. 1951). O ancora da Landau Fine Art, in cui è possibile ammirare un olio (65×50,2 cm) del 1928 di Chaim Soutine (1893-1943) “Le Chasseur”. Sempre da Landau un intera parete è coperta con tre opere di maestri italiani. Un Giuseppe Capogrossi (1900-1972) offerto a 675 mila dollari, un piccolo Giorgio de Chirico (1888-1978) presentato alla stessa cifra e una scultura di Marino Marini (1901-1980) a 1,3 milioni $. La galleria Van de Weghe Fine Art espone “The Den” di Roy Liechtenstein (1923-1997), un mixed media collage su tavola (147×182 cm) eseguito tra il 1990 e il 1996. Poco più in là la Marlborough Galerie GmbH espone “Head of Debbie Ratcliff II” di Frank Auerbach (1931), un olio su tela (66×66 cm) del 1983-1984. Su una intera parete tre magnifici gouache di Pablo Picasso (1881-1973)  con la richiesta di 500 mila $ ciascuno e due disegni di Lucian Freud (1922-2011)  presentati a 300 mila $ l’uno. Prezzi probabilmente un filo più bassi di quelli presenti nelle aste internazionali. Su una parete introduttiva allo stand invece, Michael Gitliz, della Marlborough Gallery, si ferma con noi per parlarci di un’opera esposta di Joe Tilson (n. 1928) raccontandoci che questo bravissimo artista londinese vive ormai quasi tutto l’anno in un paesino toscano sopra Cortona e che è molto difficile trovare sue opere.

Joe Tilson. The Stones of Venice San Pantalon, Vinexia. Nello stand Marlborough
al tefaf 2013

Infine l’ultima indicazione è per il “Tefaf on Paper”. La sezione staccata di questa fiera (al piano superiore) dedicata completamente alle opere su carta. Di qualsiasi epoca. Ogni anno diciamo che è delizioso. Questa volta, se possibile, lo è ancora di più. Non perdetevelo. Oltra a una selezione di disegni di Vincent Van Gogh (1853-1890) prestati dal museo, potrete incontrare opere dal Rinascimento all’arte contemporanea. Stampe giapponesi e acqueforti e xilografie dal Cinquecento sino all’Espressionismo del XX secolo. Disegni squisiti. Fotografie e opere su carta di contemporanei -ad esempio Arnuf Rainer (n. 1929). Tutte opere offerte  a prezzi che variano dai 3 ai 300 mila euro.

Un disegno di Vincent Van Gogh tra quelli esposti nella sezione “Tefaf on Paper”, Maatricht, 2013

Impossibile ovviamente parlarvi di tutti i capolavori esposti al “Tefaf”. Se appena potete, andateci! Senza timori reverenziali. Vi assicuro che è possibile trovare molte opere -accanto a quelle super quotate- esposte a prezzi che variano da 2 mila a 50 mila euro. La qualità è impeccabile. Chissà mai che si ritorni all’epoca in cui i veri collezionisti cominciavano a raccogliere opere minori, crescevano negli studi e nella cultura, per poi venderne cinque e acquistarne una sola di livello più alto. E così di seguito. Sino a trovarsi in casa una collezione squisita. Senza aver speso di botto cifre assurde. Insomma i neo-ricchi, quelli che vogliono immediatamente comprarsi capolavori senza nemmeno avere la sensibilità di comprenderli, hanno probabilmente il tempo che sta per scadere. Non solo –complessivamente- nella società. Ma forse anche nel dorato mondo dell’arte.

Se ieri -per qualsiasi progetto ma a maggior ragione per amare l’arte- il gusto e l’intelligenza erano un optional, da oggi sarà sempre meno così. Forse ha ragione il papa Francesco. Unire la ricerca della verità, del buono e del bello è la via del futuro.

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Sabato 16 marzo 2013. “Tefaf 2013”: girovagando per gli stand

dal corrispondente Luca Violo

Uno scatto durante l’inaugurazione del Tefaf 2013 giovedì 14 marzo

TEFAF Maastricht 2013 è il punto di confronto tra un mercato dell’arte in forte contrazione di domanda e offerta: la prima dovuta a una mutata percezione delle grandi concentrazioni di capitale a esporsi a una visibilità mediatica che potrebbe risultare inopportuna in un momento oramai prolungato di crisi economica e sociale; la seconda da una difficoltà nel reperimento di opere d’arte particolarmente iconiche verso un gusto collezionistico che, all’ampliarsi della fascia di mercato e della straordinaria evoluzione dell’informazione attraverso il ‘villaggio globale’ del web, risulta essere molto informato ed esigente e disposto a premiare solo l’inedita eccellenza, che ha per il momento escluso una fascia media dell’antiquariato, che arredava con squisito garbo le case e le wunderkammer dei collezionisti. Da molti anni oramai questa fastosa, enciclopedica, babelica, quanto temporanea fiera delle meravigliose vanità voluttuarie dell’arte, è la pietra di paragone per valutare i trend di un collezionismo errante e nomade, che ama stupire e stupirsi della propria contradditoria eterogeneità. Gironzolare senza una meta apparente per gli stand per cogliere le essenze di un infinito giardino della bellezza, è quindi non solo un piacevole diletto dei sensi e della mente, ma anche la prassi migliore per sentire l’aria che tira.

Per quanto riguarda i dipinti antichi si registra una selezione più mirata delle opere proposte con una tendenza verso l’eccellenza della qualità realizzativa, l’originalità iconografica e un excursus delle provenienze che possa dare suggestione e sedimentazione storica ad una unicità che pare essere la vera chimera cercata senza limiti economici dai grandi collezionisti.

Stesso principio sembra governare le scelte dagli operatori specializzati nell’antiquariato, dove il compasso dell’offerta tipologica si amplia a dismisura per accogliere il meraviglioso e il curioso, l’eclettico e l’incantevole.

L’arte moderna e contemporanea si propone con un parterre de roi di grandi maestri del XX secolo e autentiche star del mercato degli ultimi venti anni che alla ricerca di una poetica spesso antepongono la produzione seriale. In una manifestazione come il TEFAF che si prefigge di mostrare i valori assoluti dell’arte in ogni sua manifestazione tipologica, la ricerca di nuovi linguaggi espressivi pare essere ancora lontana dai confortevoli spazi del Maastricht Exibition and Congress Center.

Assai più selettiva l’offerta del design e delle antichità classiche, con autentiche gemme che con sfavillante bagliore emozionano per la loro rarità, così come i disegni e le incisioni testimonianze in progress dell’idea che diviene opera d’arte.

Nel complesso un’edizione che per qualità pare ancora più alta rispetto a quella del 2012, un risultato che dimostra ancora una volta una leadership dettata da eccellenza degli espositori, dal rigoroso setaccio del vetting delle opere, che produce una strabiliante, stupefacente e sbalorditiva Babele della Bellezza.

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Giovedì 14 marzo 2013

La giornata inaugurale del Tefaf 2013 è iniziata alle 10 con l’ingresso della stampa. Circa 400 giornalisti provenienti da tutto il mondo che hanno avuto campo libero per circa due ore per curiosare tra i 260 stand alcuni dei quali ancora in fase di allestimento. A partire dalle ore 12 è iniziato l’ingresso degli ospiti d’onore che è culminato alle ore 18 con l’inaugurazione -sempre a inviti- vera e propria. Folla in aumento, rispetto all’anno scorso, e qualità generale delle opere esposte in crescita. A differenza dei prezzi medi rilevati che, nella prima impressione, sembrano leggermente inferiori a quelli dell’anno scorso. Tutto è ancora prematuro per capire come andrà a livello di vendite.
Nelle prossime ore pubblicheremo via via notizie e analisi nel dettaglio di questa manifestazione fieristica divenuta di fatto la più importante al mondo  per le opere d’arte e gli oggetti da collezione.

Uno scatto di uno dei corridoio al Tefaf 2013 durante la inaugurazione

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Andreas Schelhout (1787-The Hague-1870)
Skaters on a frozen river by a wind mill and a keep
Oil on canvas
67.5 x 89 cm
Signed and dated lower left ‘A Schelfhout 1835’
Douwes Fine Art (stand 338)

PRESENTAZIONE

Oltre 260 tra i più importanti dealer mondiali d’arte, antiquariato e design, esporranno i loro pezzi di maggior pregio all’edizione 2013 di TEFAF Maastricht, attraendo collezionisti privati, curatori museali e professionisti del mercato dell’arte provenienti da numerosi paesi diversi. Circa 72,000 persone hanno visitato TEFAF 2012. Di queste almeno la metà proveniva da nazioni al di fuori dell’Olanda.

Tra le opere più importanti presenti a TEFAF 2013, segnaliamo uno storico cimelio riferito a un tentativo di assassinio dello Zar Nicola II di Russia che sarà esposto nello stand di Wartski di Londra. Gli artiglieri russi dovevano sparare con proiettili a salve durante una cerimonia di saluto nel 1906. Uno dei fucili era stato però caricato con pallottole da mitragliatrice e una di queste, caduta ai piedi dello Zar, ha rischiato di ucciderlo.

Il Gran Duca Nicholas Nicholaievitch, che si trovava di fianco allo Zar, l’ha raccolta e portata dal gioielliere Carl Fabergé di San Pietroburgo, per farla montare a sigillo e offrirlo allo Zar Nicola II in ricordo dell’incidente. Lo Zar aveva la convinzione che qualcuno avesse attentato alla sua vita, sebbene una commissione d’inchiesta incaricata delle indagini avesse dichiarato che si era trattato solo di un incidente. Qualunque sia la verità, Wartski mette in vendita questo storico pezzo di Fabergé per una somma a sei cifre.

TEFAF Maastricht per molto tempo ha legato la sua fama ai dipinti di antichi maestri e De Jonckheere di Parigi non ha voluto essere da meno. Porterà in fiera La Crocifissione dipinta su rame da Jan Brueghel il Vecchio nel 1594. Questo splendido lavoro, che misura 25x35cm, è appartenuto alla stessa grande famiglia principesca italiana fin da quando fu dipinto. Dopo oltre quattro secoli appare per la prima volta sul mercato a TEFAF Maastricht e rappresenta una perfetta sintesi dell’arte di Jan Brueghel.

Jan Brueghel the Elder (Brussels 1568-1625 Antwerp)
The Crucifixion
Oil on copper
25 x 35 cm
Signed and dated ‘BRVEGHEL 1594’

Rob Smeets Old Master Paintings di Ginevra porterà in Fiera uno splendido trittico. La Vergine e il Bambino con santi e donatori, eseguito dal Master of the Legend di Santa Maria Maddalena, è un dipinto ad olio su tavola datato 1533 e porta lo stemma della famiglia Canizares.

Master of the Legend of Mary Magdalene
The Vergin and Child, Saints and donators
Oil on panel (triptych)
Central panel 57.5 x 45.8 cm
Wings 57.5 x 22.5 cm
With the coats-of-arms of the Cañizares Family
1533

Altra opera straordinaria esposta a TEFAF nella sezione Dipinti sarà la grande tela Prospettiva di Tottenham Park, Wiltshire di Pieter Andreas Rysbrack, che sarà in vendita da Lowell Libson Ltd di Londra. Questo dipinto dalle importanti dimensioni, 193 x 234 cm, che rappresenta la rigogliosa campagna del sud d’Inghilterra, è stato commissionato nel 1743 da Charles Viscount Bruce ed è restato in possesso dei suoi discendenti fino a data recente.

TEFAF Maastricht offre il meglio in ogni sezione della Fiera e l’olandese Antiquariat FORUM esporrà una rara edizione Latina di uno dei più antichi e più popolari primi testi di letteratura Europea. Historia septem sapientium Romae ha una rilegatura recente in pergamena, ed è stato il primo libro illustrato stampato nel 1480 da Gheraert Leeu a Gouda in Olanda. Nessuna copia di edizioni nelle varie lingue antecedenti il 1483, è mai stata registrata nelle biblioteche olandesi.

Un’ altra opera, considerata tra i primi lavori nel suo genere, è rappresentata da Adiantum Capillus – Veneris (Capelvenere) e realizzata dal pioniere fotografo William Henry Fox Talbot all’inizio del 1839. Questo disegno fotogenico, che sarà esposto nello stand di Hans P. Kraus Jr Fine Photographs di New York, rappresenta la prima immagine di successo di Talbot. È stata creata appoggiando uno specimen botanico su carta sensibile ed esposta al sole. Ha la stessa data dell’anno in cui Talbot ha annunciato la sua scoperata della fotografia su carta. Charles Rennie Mackintosh è stato un grande artista e designer del tardo XIX e inizio XX secolo e la Galerie Ulrich Fiedler di Berlino porterà in fiera una sedia che Mackintosh ha disegnato per l’Argyle Street Tea Room di Glasgow nel 1898. Realizzata in massello di noce, la sedia riflette la semplicità e bellezza per le quali Mackintosh è diventato famoso. Trevor Philip & Sons Ltd di Londra offrirà in vendita una straordinaria sfera armillare Tolemaica con delicati cerchi in ottone finemente incisi attorno a un globo terrestre centrale. Si reputa che sia stata costruita a Londra attorno al 1754. Una selezione di notevoli sculture di Auguste Rodin e di Ossip Zadkine sarà esposta a TEFAF nello stand di The Robert Bowman Gallery di Londra.

Nella sezione TEFAF Modern, Marlborough Fine Art di Zurigo e Londra esporrà opere classiche del XX secolo che includono Testa di Debbie Ratcliff II di Frank Auerbach, datata 1883-84, mentre la Galerie Krugier & Cie di Ginevra esporrà Personaggio con ramature di Pablo Picasso, una terracotta dipinta e smaltata datata 1957. Tra i vari gioielli proposti nella sezione Haute Joaillerie di TEFAF, ricordiamo quelli di Otto Jacob di Karslruhe, che includono gli orecchini Conmovidas ispirati a boccioli di magnolia agitati dal vento. Il micro-pavé  che li compone è incastonato con 279 rubini, 265 zaffiri rosa, 95 zaffiri gialli e 68 diamanti. Per ottenere un aspetto levigato della superficie, Jacob ha selezionato rubini e zaffiri piccolissimi tagliati ad alta precisione e ha usato il microscopio per incastonarli.

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UN NUOVO FALCO PER TEFAF MAASTRICHT

LA FIERA CHE DELINEA L’ECCELLENZA NELLL’ARTE SI CONCENTRA SU TRE VALORI ESSENZIALI


Helvoirt, novembre 2012 – Nel corso degli ultimi 25 anni TEFAF Maastricht è riuscita a crearsi l’ineguagliabile reputazione di fiera leader mondiale per arte, antiquarito e design. Ora The European Fine Art Fair, che si svolgerà dal 15 al 24 Marzo 2013 a Maastricht negli spazi del MECC (Maastricht Exhibition e Congress Centre) nel sud dell’Olanda, aspira a rafforzare la propria posizione adottando una nuova identità corporate, che si focalizza su tre valori essenziali – Eccellenza, Expertise ed Eleganza. Questo progetto definisce e rafforza il carattere di una fiera che delinea l’eccellenza nell’arte, attirando collezionisti, esperti, curatori museali e professionisti del mercato dell’arte da ogni parte del mondo.

Il nuovo logo

TEFAF Maastricht si è dotata di un nuovo logo: un falco stilizzato e caratteri tipografici di maggior forza per il nome della Fiera. Aspirando a un aspetto più contemporaneo, il vecchio falco, simbolo tradizionale della Fiera, doveva essere ridisegnto. Il nuovo look lo mostra nella sua essenza. Ora è un simbolo più moderno, attraente e dinamico. Le linee diagonali sono state mantenute per dare un senso di movimento mentre i nuovi caratteri tipografici, un’esclusiva di  TEFAF, si ispirano alla forma del falco. Esattamente come l’occhio del falco, uno dei più acuti in natura, il simbolo sta a ricordare l’importanza di concentrarsi sull’essenziale. La stessa precisione e cura del dettaglio è esattamente quanto offre TEFAF.

Ideati da Brandia Central di Lisbona, i colori del nuovo logo e della nuova immagine ruotano attorno al rosso, bianco e nero. Il falco tradizionale sta a ricordare ai partecipanti e ai visitatori che le origini di TEFAF affondano le radici nella cittadina Olandese di Valkenburg, che appunto significa borgo o fortezza del Falco.

Core values di TEFAF Maastricht

TEFAF Maastricht è la Fiera che delinea l’eccellenza nell’arte perché è leader mondiale tra gli eventi dello stesso genere e stabilisce gli standard più elevati. I tre core values appena definiti – eccellenza, expertise ed eleganza – ne sono la naturale conseguenza.

Eccellenza

■ Oltre 30.000 opere di alta qualità, che spaziano attraverso 6.000 anni di storia, sono esposte a TEFAF.

■  Partecipare a TEFAF è un must per i curatori di oltre 200 tra i maggiori musei internazionali e per oltre 70.000 collezionisti privati e professionisti dell’arte provenienti da oltre 50 nazioni.

■ Circa 250 tra i migliori dealers mondiali si impegnano a portare a TEFAF opere d’arte di grande livello, molte delle quali di provenienza privata.

Expertise

■ Per assicurare l’autenticità, la qualità e le eccellenti condizioni delle opere presenti a TEFAF, prima della sua apertura ogni oggetto d’arte è controllato da una commissione indipendente di esperti di grande reputazione

■  La procedura di vetting utilizza le più recenti tecnologie di ricerca  per rafforzare l’expertise della commissione

■  I mercanti d’arte, molti dei quali realizzanno eruditi cataloghi, sono essi stessi esperti nei rispettivi campi e condividono il loro spere con i visitatori di TEFAF.

Eleganza

■  l’arte contamporanea è esposta a fianco di opere antiche di centinaia, a volte di miglia d’anni, in un’atmosfera di vera ispirazione

■  Il desin sofisticato della Fiera e la sorprendente decorazione floreale rafforzano lo splendore artistico di TEFAF e assicurano una visita indimenticabile

■  La cittàdi Maastricht con i suoi 2000 anni di storia, le sue attrazioni culturali, gli eleganti negozi, l’ottima cucina e la vivace atmosfera, rende ancora più attraente  l’esperienza di una visita a TEFAF.

Arte, più di un Asset

TEFAF condivide con il suo sponsor principale, AXA Art, la stessa visione sull’arte come asset. La loro partnership offre ai collezionisti d’arte un’expertise unica che copre la completa gamma della prevenzione del rischio, conservazione, ricupero e restauro, e permette loro di mantenere le collezioni in condizioni ottimali.. www.axa-art.com

www.tefaf.com

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Altre notizie sul Tefaf:

<Alcune delle migliori vendite tra gli stand del Tefaf 2013> 

< Le Gallerie Italiane al Tefaf 2013>

< Tefaf Maastricht aiuta gli abitanti di Myanmar>

<Capolavori dal Van Gogh Museum a TEFAF Maastricht 2013>

<TEFAF stanzia fondi per il restauro a musei americani e britannici>

<ART SYMPOSIUM – 15 marzo 2013>

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