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Ici Cannes

Cannes, mon amour! Anche quest’anno il Festival è iniziato, ha riscosso la sua consueta dose di attenzione mediatica – forse più rivolta agli aspetti modaioli che a quelli cinematografici –  e ha chiuso con un ottimo bilancio. Almeno così sembra. Di sicuro non c’è stato tutto quel rumore e quell’amaro disappunto riguardo ai premi, imbastiti dal parziale Quentin Tarantino lo scorso anno.

Nanni Moretti e il resto della giuria composta da attori, registi e uno stilista d’eccezione (Hiam Abbas, Andrea Arnold, Emmanuelle Devos, Jean-Paul Gaultier, Diane Kruger, Ewan mcGregor, Alexander payne, Raoul Peck)  hanno premiato quasi in punta di piedi e senza troppi colpi di testa il regista austriaco Michael Haneke, un veterano della Croisette e della Palma D’oro. Con il suo “Love”, interpretato da un magistrale Trintignant, ha infatti conquistato pubblico e giuria.

A sorpresa il secondo posto del podio è stato assegnato a “Reality” di Matteo Garrone, che si guadagna il suo Grand Prix ritornando sotto i riflettori dopo il successo riscosso quattro anni prima con “Gomorra”. Ecco, proprio l’Italia con Garrone ha fatto storcere il naso ai cugini d’oltralpe, che hanno dimostrato il loro scontento con i soliti fischi. Alcuni già insinuano che la presenza italiana sul podio di questa 64esima edizione sia opera del Presidente della giuria, Nanni Moretti e non di effettivi meriti del regista. Ma lasciamo ai posteri l’ardua sentenza.

Il premio della Giuria è stato conquistato da un altro mostro sacro del cinema: Ken Loach.  Con il suo “The Angel’s share”, il regista rimane nell’ambito sociale e crea un mix esplosivo tra i sacrifici imposti dalla crisi e l’irrecuperabilità di alcuni individui come Robbie, il protagonista. Tema, quello della crisi, molto sentito da Loach, che dopo la vittoria ha dichiarato “Vorrei esprimere la nostra solidarietà a tutti coloro che adesso stanno affrontando l’austerity”.

Il romeno Cristian Mungiu, invece,  porta a casa il Premio per Miglior Sceneggiatura con “Beyond the hills”. Il regista scava nel passato del suo paese e riporta in superficie un fatto scomodo, che la storia aveva cancellato. Il rigore religioso di un monastero sommato ad un amore genuino represso, consacrano definitivamente Mungiu, che già nel 2007 aveva conquistato la Palma d’Oro con “4 mesi, 3 settimane e 2 giorni”, a gran cavaliere del Cinema, con la C maiuscola. Lo stesso film ha lanciato in orbita anche le due protagoniste: Cristina Flutur e Cosmina Stratan, premiate ex aequo dalla giuria come Migliori Attrici.

Mads Mikkelsen riceve il Premio come Miglior Attore per il suo ruolo in “The Hunt” del danese Thomas Vinterberg. Il regista si lascia affascinare da come una innocente bugia possa cambiare, se non stravolgere, la vita di una persona nell’era dei Social Network. Mikkelsen, infatti, si ritrova a doversi difendere da accuse di pedofilia, diventando un caso in un piccolo paesino della Danimarca.

Non sono soltanto la stampa e il pubblico a complimentarsi con Carlos Reygadas. Il suo “Post Tenebras Lux” convince anche la giuria, che gli assegna il Premio come miglior regista. Reygadas alla perpetua ricerca dello lo scandalo, stavolta privilegia l’atmosfera famigliare e campestre.

Gli esperti si sono espressi e hanno fornito il loro responso. Questo è il risultato. Non tutte le sale ospiteranno nella loro programmazione questi film. Dopo tutto sono pellicole d’autore. Tuttavia sarà interessante osservare quale sarà il giudizio degli spettatori, quelli ordinari. Intanto dal 13 giugno al 19 giugno Milano ospiterà in sei sale (Anteo spazioCinema, Apollo spazioCinema, Arcobaleno Multicenter, Colosseo, Mexico e Oberdan) la rassegna “Cannes e dintorni” , giunta ormai alla sua 17esima edizione. Sarà possibile  comprare un abbonamento da 32 euro, che da diritto alla visione di otto pellicole a scelta, oppure pagare solo 2 euro presentando i coupon pubblicati giornalmente sul Corriere della Sera, promotore dell’iniziativa insieme a Provincia di Milano- Assessorato alla Cultura e Agis Lombarda. Altrimenti l’ingresso ammonterà a 7 euro. 5.50 euro per i tesserati Agis Vieni al Cinema, Fnac e Centre culturel français.

Artslife è già pronto a gustarsi lo spettacolo. Restez à l’écoute!

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