Print Friendly and PDF

Tancredi: natura e spazio. Opere dal 1955 al 1957

Tancredi, Senza titolo, 1955, pastelli e tempera su carta, 73 x 107 cm
28 ottobre – 23 dicembre 2011, Matteo Lampertico – Arte Antica e Moderna, Milano
Tancredi, Senza titolo, 1955, pastelli e tempera su carta, 73 x 107 cm
La galleria Matteo Lampertico Arte Antica e Moderna apre la stagione autunnale con una mostra monografica dedicata all’opera di Tancredi (Feltre 1927-Roma 1964), a cura di Francesco Tedeschi.
A poco più di un mese dalla grande antologica di Feltre, si è voluto concentrare l’attenzione su un nucleo ristretto di opere, tutte eseguite fra il 1955 e il 1957, un periodo estremamente fecondo e significativo per questo artista tragicamente scomparso nel 1964.
L’evento prende in considerazione uno dei momenti cruciali dell’attività dell’artista, in cui l’interesse per lo ‘spazio’ – ispirato da Fontana e dal suo “Movimento Spaziale” a cui l’artista aveva aderito nel 1952 – si affianca al profondo interesse per la natura che Tancredi affronta avvalendosi di un linguaggio artistico completamente astratto e sperimentale, dove il colore risulta frantumato in un caleidoscopio di segni per esprimere un’idea di spazio infinito.
Le opere prodotte in questo arco di tempo con ogni probabilità furono esposte nel marzo del 1958  alla Saidenberg Gallery di New York. In questo anno, infatti, Peggy Guggenheim, a cui Tancredi era stato legato sentimentalmente, organizza la  prima ed unica mostra negli Stati Uniti allo scopo di farlo conoscere al di fuori dei confini italiani.
La Saidenberg Gallery, venne aperta a New York nel 1950 da due artisti: Daniel, primo violoncellista della Chicago Symphony Orchestra e sua moglie Eleanore ballerina di danza moderna nel Goodman Theater di Chicago. La galleria era in affari con Daniel-Henry Kahnweiler per rappresentare in esclusiva Picasso in America. Tancredi fu rappresentato dalla Saidenberg dal 1955 al 1973, anno della morte del pittore.
A questa esposizione newyorkese, nell’aprile dello stesso anno, ne seguì un’altra organizzata alla Hanover Gallery di Londra. La mostra di Londra è accompagnata da un catalogo con una lista completa dei dipinti, mentre per quella americana si disponeva soltanto di poche e scarne informazioni, almeno fino al ritrovamento di queste sette opere. Sempre nel 1958 i pezzi prodotti da Tancredi vengono esposti anche al Fine Arts Festival, Kansas State College, Kansas City e all’Art Museum di Pasadena e ancora, in dicembre, a Pittsburgh al Carnegie Institute, Department of Fine Arts.
Nel gruppo delle opere esposte spiccano quindi 4 inediti mai presentati in Italia, oltre a 3 opere che sono state presentate in anteprima alla mostra di  Feltre dell’aprile scorso. Un nucleo di 7 capolavori presenti alla personale alla Saidenberg Gallery di New York nel 1958, ma del tutto sconosciuto al pubblico tanto da non essere stato menzionato nel catalogo generale dell’artista edito nel 1997 da Dalai Emiliani.
I 7 dipinti esposti alla  galleria Lampertico presentati in anteprima per l’Italia sono: un olio del 1956 (Senza Titolo, cm 120×140) ed un olio del 1957 (cm 100×140) a cui si affiancano due pastelli e tempera su carta, di simili dimensioni (ca. cm 73×104 cad.) entrambi del 1955. Fra le opere già esposte a Feltre spiccano Giardini a Venezia, un grande olio su tela di quasi due metri realizzato nel 1957, che nell’antologica appena terminata  era  collocato accanto al dipinto di analoghe dimensioni di proprietà del Brooklyn Museum, ed altre due tele : Senza Titolo del 1955 (olio su tela, cm 120×120) ed Senza titolo (olio su tela, cm 130×160), privo di data  ma riconducibile allo stesso periodo.
Accanto a questo nucleo, che costituisce un importante ritrovamento e che era sconosciuto anche agli autori del catalogo generale edito nel 1997, sono state poi raccolte altre opere di uguale temperie espressiva, che ci aiutano a riconsiderare uno dei momenti più felici dell’ attività dell’artista feltrino. Sono gli anni in cui il suo interesse per il tema dello spazio, evidentemente mutuato da Fontana e dagli altri artisti che facevano parte dello “spazialismo”, si affianca ad uno spiccato interesse per la natura, rappresentata con un linguaggio completamente astratto. Da qui il titolo della mostra: Tancredi: natura e spazio. Opere dal 1955 al 1957, a sottolineare il binomio che accompagna il percorso di Tancredi fino alla svolta informale del 1958. A questo stesso momento appartengono i capolavori conservati al museo Guggenheim di Venezia e al museo di Brooklyn, con cui le opere in mostra dialogano, seppur a distanza, grazie al ricco apparato illustrativo del catalogo edito da Silvana. Il testo di Francesco Tedeschi illustra la formazione e lo sviluppo del linguaggio artistico di Tancredi ed il suo contributo inconfondibile al dibattito artistico italiano degli anni Cinquanta. La sua voce, isolata ed autonoma, parte da uno studio approfondito degli artisti americani a lui contemporanei, facilitato dal sodalizio con Peggy Guggenheim, per poi raggiunge risultati del tutto personali, che ne fanno una delle personalità più interessanti e ancora poco conosciute del panorama artistico italiano.
Tancredi, Senza titolo, 1955, pastelli e tempera su carta, 73 x 104, Provenienza: Saidenberg Gallery, New York
Tancredi, Senza titolo (Marina Veneziana), 1957, olio su tela, 150 x 150 cm
informazioni utili:
Titolo  Tancredi: natura e spazio. Opere dal 1955 al 1957
A cura di Francesco Tedeschi
28 ottobre  – 23 dicembre 2011
Milano
Galleria  Matteo Lampertico – Arte Antica e Moderna
Via Montebello 30
Orario: da martedì a sabato, ore 10.30/13.30 e 15/19. Chiuso domenica e lunedì. Ingresso libero.
tel. 02 36 58 65 47
fax 02 36 58 65 48
info@matteolampertico.it
www.matteolampertico.it
Catalogo edito da Silvana Editoriale con testo di Francesco Tedeschi

Commenta con Facebook

leave a reply

*